Nei comuni gestiti da Coinger arriva il “cestino dei rifiuti intelligente”

Il progetto presentato a Solbiate Arno da due giovani imprenditori. Ogni contenitore sarà dotato di un sensore che comunica al gestore quando deve essere svuotato. Primo passo: sostituire tutti i cestini dei rifiuti

Coinger, Optimon srl

Nei comuni gestiti da Coinger il cestino dei rifiuti diventa intelligente e quando è colmo “chiama” l’operatore che procederà a svuotarlo. Una piccola rivoluzione che tanto piccola non è se consideriamo che l’applicazione di questa nuova tecnologia porterà parecchi vantaggi: cestini in ordine, meno rifiuti a terra e sparsi per strada, nessun viaggio a vuoto per verificare lo stato dei contenitori, con una riduzione dei carichi di lavoro a beneficio anche dell’impatto ambientale. E l’economia circolare ringrazia.

La novità è stata presentata oggi, lunedì 13 dicembre, da Coinger nella sala consiliare del comune di Solbiate Arno. Presenti l’amministratore unico Fabrizio Taricco il direttore generale Paride Magnoni, il sindaco di Solbiate Oreste Battiston,  Michele Cesario e Vito Caiata i fondatori di una startup, Optimon srl, che lavora sull’utilizzo della sensoristica per la geolocalizzazione. Grazie ai dispositivi realizzati, gli oggetti a cui vengono applicati  sono in grado di comunicare a distanza informazioni relative al loro stato, parametri ambientali o eventi subiti.

A spiegare di cosa si tratta è Paride Magnoni: «Il progetto è partito nel 2017 da un’esigenza ben precisa: migliorare il servizio e renderlo più efficiente. Non era semplice perché su un territorio di 128 chilometri quadrati abbiamo oltre 1500 contenitori di forma diversa da controllare e monitorare. Se il cestino dei rifiuti non viene svuotato per tempo il cittadino ha la percezione di un disservizio o di una disattenzione da parte dei gestori. Invece non è sempre così: a volte passiamo a svuotarlo e poche ore dopo è di nuovo pieno anche perché spesso i cestini in strada vengono utilizzati in maniera impropria».

Da qui l’idea di cambiare in maniera radicale il servizio ed è a questo punto che entrano in gioco i giovani imprenditori e il loro “smart bin”, il cestino intelligente: «Abbiamo fatto un lungo monitoraggio – spiega Michele Cesario – e censito tutti i cestini dei rifiuti sul territorio gestito da Coinger. Questo è servito a rilevare alcune anomalie: ci sono paesi che hanno un numero eccessivo di contenitori rispetto alle reali necessità e viceversa; ci sono zone critiche per l’abbandono di rifiuti, i cestini poi hanno poi tutti forme e capacità diverse e anche questo rende difficile la gestione. Abbiamo quindi applicato un sensore ai cassonetti dei medicinali per testare il nostro sensore: quando il contenitore è pieno, segnala all’operatore che deve essere svuotato. Ecco in futuro questo sistema verrà applicato ad ogni cestino dei rifiuti».

Certo non a quelli vecchi e poco funzionali che si trovano in giro nei paesi.  «Entro il 2022 o al massimo all’inizio del 2023 tutti i contenitori verranno sostituiti con altri nuovi e più moderni con la bocca di conferimento più stretta – spiega ancora Magnoni – Sui contenitori verrà installato il sensore di Optimon e ogni operatore avrà un’applicazione sul telefono dalla quale potrà gestire lo svuotamento dei cestini in tempo reale. Il sensore rileverà il livello dei rifiuti e invierà un segnale. L’operatore passerà e procederà allo svuotamento quando davvero ce ne sarà la necessità. Basta viaggi a vuoto o in ritardo rispetto alle reali necessità. Potrà anche scattare una foto e mandare alla piattaforma segnalazioni particolari, o dimostrare di aver davvero svuotato il cestino. Un servizio che potremmo anche implementare in modo che anche l’utenza possa segnalare la presenza di un bidoncino da svuotare».

Si comincia quindi con i contenitori dei farmaci poi, poco alla volta, tutti i cestini saranno uguali e dotati di sensore. Il che permetterà anche di ridurre il numero dei cestini presenti sul territorio.

«È un cambiamento importante – ha concluso Taricco – che va nella direzione intrapresa da Coinger, quella di aiutare il cittadino a fare un cambiamento culturale in merito allo smaltimento dei rifiuti. È il percorso in cui crediamo e che ci ha portato a puntare sulla tariffa puntuale: la misurazione dei rifiuti è quella che consentirà di ridurne la produzione e migliorare il servizio»

Vito e Michele, due amici che sognavano l’impresa (e l’hanno fatta)

 

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Pubblicato il 13 Dicembre 2021
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