Nel 2022 tre camere protette per i bambini fragili dell’Ospedale Del Ponte
Cofinanziate da Fondazione Giacomo Ascoli, Asst Sette Laghi e Regione Lombardia per un totale di 820 mila euro, le nuove camere eviteranno il trasferimento dei pazienti negli ospedali milanesi
Tutto pronto per realizzare le prime tre “camere protette” dell’Ospedale Del Ponte, destinate alla degenza dei bambini in particolari condizioni di fragilità.
Le nuove stanze saranno aggiunte al Day center per l’onco-ematologia pediatrica del 5° piano grazie all’inserimento di un nuovo volume progettato dall’architetto Elena Brusa Pasquè su incarico di Fondazione Giacomo Ascoli con lo scopo di aumentare le possibilità di cura dell’ospedale cittadino.
«Nelle camere protette potranno essere ricoverati i bambini immunodepressi grazie a un’impiantistica sofisticata che permette di creare in ciascuna delle tre camere singole una pressione positiva, cioè più alta rispetto all’esterno – spiega l’ingegnere di Asst Sette Laghi Roberto Guarnaschelli – Così quando la porta si apre l’aria che c’è dentro la stanza va fuori, e non viceversa, proteggendo il paziente da possibili agenti esterni».
Le apparecchiature saranno gestite in una quarta sala, accanto a una quinta stanza, riservata alle conversazioni delicate tra medici e famiglie.
Inserito tra gli interventi per il potenziamento delle terapie intensive e subintensive di Regione Lombardia, il lavoro è reso possibile da un finanziamento misto, pubblico e privato: 352 mila euro garantiti da Regione Lombardia, 268 mila euro investiti direttamente da Asst Sette Laghi e 200 mila euro finanziati da Fondazione Giacomo Ascoli in parte per la progettazione (50 mila euro) e altri 150 mila per contribuire al cantiere edile ma anche all’arredo, alle finiture e alle apparecchiature a servizio delle nuove camere protette.
Fondi questi ultimi raccolti dal gruppo Fuck the cancer in memoria di Erika Gibellini: «Gli amici della Curva Nord di Erika e noi parenti, tutti insieme, abbiamo lavorato duro per raggiungere questo risultato – racconta Massimo Gibellini, papà di Erika – È un sogno che si realizza, un grande traguardo che permette all’ospedale pediatrico di crescere e alle famiglie dei bambini malati di non vedere i figli trasferiti a Milano per il ricovero nei momenti di maggiore difficoltà. Spero che il nuovo settore sarà intitolato a Erika.»
«Le camere protette sono un tassello importante per completare il polo pediatrico di Varese, struttura di riferimento che sempre di più accoglie i pazienti, non li trasferisce – spiega Massimo Agosti, direttore del dipartimento della donna e del bambino di Asst Sette Laghi – Saranno tre posti letto in più, ad alta complessità, fondamentali per aumentare le possibilità di cura in città dei bambini dell’onco ematologia pediatrica, e in generale, di tutti i piccoli pazienti, in una sorta di cerniera tra la Terapia intensiva e la Pediatria».
«Dare all’Ospedale di Varese la possibilità di ricoverare a Varese, anche per lunghi periodi, i bambini in cura presso la Struttura semplice dipartimentale per l’Onco-ematologia pediatrica diretta dalla dottoressa Maddalena Marinoni è uno dei grandi obiettivi di Fondazione Giacomo Ascoli per aiutare i bambini nella difficile lotta contro il cancro e sono felice di vedere il traguardo vicino, entro la fine del prossimo anno», afferma Marco Ascoli, presidente della Fondazione Giacomo Ascoli, ringraziando tutti i professionisti che hanno permesso di raggiungere questo risultato.
Il cantiere partirà a gennaio 2022 per concludersi, con tutti gli accreditamenti e i collaudi necessari, entro la fine dell’anno, senza in alcun modo interferire con le attività dell’ospedale se non nel momento finale di collegamento tra la nuova struttura e il resto del reparto.
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