Torna l’albero di Natale di Amor nel cortile dell’ospedale di Angera
Un segno di vicinanza al personale e ai pazienti ma anche di ringraziamento per tutti i volontari che si sono impegnati in questi mesi. "Il Carlo Ondoli ha dimostrato la sua importanza"
È stato “inaugurato” e illuminato dopo una breve cerimonia natalizia, l’albero di Natale allestito all’interno del cortile dell’Ospedale Ondoli di Angera. Un segno divenuto una tradizione, organizzata anche quest’anno dall’associazione Amor, come gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti del personale e dei pazienti della struttura angerese.
«Ormai è un vero e proprio rito che vede, accanto ai soci e al consiglio direttivo di Amor, anche la presenza di autorità, rappresentanze politiche locali e una delegazione del personale e dei dirigenti dell’ospedale – commenta Sabrina Consiglio, presidente dell’associazione -. In questa occasione Amor ha anche voluto consegnare un piccolo omaggio, in segno di ringraziamento, ai tanti volontari che si sono impegnati con grande dedizione e serietà nei servizi molto preziosi che l’associazione ha prestato e sta prestando all’ospedale d’Angera: sia nel check in, sia al centro vaccini e sia nell’attività di screening mammografico. La grande partecipazione delle persone in questi servizi molto importanti conferma ancora una volta l’attenzione e il forte legame tra la popolazione e il suo ospedale: di fronte al bisogno, Amor insieme a tanti cittadini risponde. Fin dal 2016, quando si decise di iniziare la protesta contro la chiusura del Punto Nascite, della Pediatria e contro il progetto di ridimensionamento e smantellamento della struttura».
Dal 2016, la battaglia di Amor insieme alle altre associazioni e alla cittadinanza continua: «l’Ospedale di Angera – spiegano i volontari dell’associazione – è un presidio fondamentale per l’assistenza sanitaria nel Basso Verbano, per tutta la popolazione, dai bambini agli anziani, dalle famiglie ai turisti. La pandemia ha complicato moltissimo l’attività ordinaria del nostro ospedale, ma il Covid non può essere l’alibi per non pensare a un futuro dignitoso. Amor non nasconde la preoccupazione per la forte carenza di personale che in un piccolo ospedale incide pesantemente nel tenere in vita servizi e reparti. Il Pronto soccorso attende il potenziamento necessario e promesso dai politici, e l’intera struttura merita il giusto rilancio dei reparti vitali per il territorio (a cominciare dalla Medicina e dalla Chirurgia). Merita risposte politiche e garanzie, non solo come cronicario o poliambulatorio, ma come un ospedale vero al servizio della gente».
«Un grazie di cuore a tutti i volontari e ai cittadini che danno man forte ad Amor – conclude l’associazione – e a tutti coloro che hanno voluto essere presenti: la dott.ssa Pini della direzione medica ospedaliera, personale medico e infermieristico del Carlo Ondoli, Antonio Campagnuolo ass. ai servizi sociali del comune di Angera, Milo Manica e Stella Tonin rappresentanti delle minoranze comunali, Don Pietro parroco di Angera, Marco Brovelli del Comitato permanente per l’ospedale, Gigi Conterio del Corpo Volontari Ambulanza, Adele Patrini del Centro Ascolto Operate al Seno e Giovanni Giacomobono del Comitato Genitori di Angera, che insieme ad Amor, ass. GIDO Mobiglia e ass. Rione Baranzitt ha anche donato i panettoni che al termine della manifestazione sono stati portati a tutti i reparti ospedalieri. Un ringraziamento particolare va a Giampiero Pastorelli, il nostro Babbo Natale, ai bambini dell’Asilo Vedani di Angera che hanno preparato gli addobbi per i reparti dell’ospedale, a floricoltura Maglia di Ispra che ha donato l’albero, a De.Ma. impianti di Angera per l’impianto elettrico e Fan Production event con Fo Siracusa e Armando Tagliacarne per le foto e i video».
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