Verso il Mattarella bis al Quirinale. “Siamo in tanti a votarlo in questi giorni”
Il senatore dem Alessandro Alfieri racconta la convergenza per la riconferma del Presidente uscente. "Era sabato anche sette anni fa quando eleggemmo Sergio Mattarella. C’era il sole come oggi"
Varesenews sta seguendo da vicino l’avvicinamento del voto per l’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica (Segui lo speciale Quirinale) anche attraverso le testimonianze di quelli che saranno i protagonisti di quell’elezione: i grandi elettori della provincia di Varese. Questo il “diario Quirinale” del senatore varesino AlessandroAlfieri.
Sabato 29 gennaio. Era sabato anche sette anni fa quando eleggemmo Sergio Mattarella. C’era il sole come oggi.
Dopo una settimana altalenante come quella che abbiamo vissuto, certezze assolute non ne abbiamo più. Ma il quadro ormai è delineato: sarà ancora di sabato (inizieremo a votare alle 16.30) che Mattarella potrà essere confermato Presidente della Repubblica.
Ne sono felice. Garantisce stabilità in una fase ancora di emergenza. Europeista e atlantista, ha tenuto la barra dritta durante il periodo populista e sovranista che ha rischiato di farci sbandate rispetto agli storici ancoraggi internazionali. “L’aula vuole Mattarella” titolava oggi Repubblica. In effetti siamo stati in tanti a votarlo in questi giorni. È lievitata naturalmente la sua candidatura in parlamento.
La conferma della coppia Mattarella Draghi consolida la credibilità dell’Italia a livello internazionale.
Sul fronte politico il centrodestra esce a pezzi, soprattutto per gli errori del suo Capitano. Salvini le ha sbagliate tutte, cambiando spesso schema di gioco e disorientando i suoi stessi parlamentari. Sul fronte del centrosinistra, abbiamo tenuto botta nei passaggi più delicati: ieri in particolare abbiamo sventato il tentativo di un asse Conte Salvini. Come partito democratico abbiamo tenuto sempre la stessa linea: prima il metodo e poi i nomi. Con soli 154 grandi elettori siamo riusciti a far passare l’idea che non si potesse scegliere con prove di forza, ma con una larga condivisione. Grazie alla propria compattezza il PD coglie un successo che all’inizio della settimana non era per nulla scontato. Avremo ancora un grande Presidente!
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Che sia “lievitata naturalmente la sua candidatura” è una visione edulcorata della vicenda: in realtà, la (probabile) riconferma del Presidente è il frutto di un CDX che, con la scomparsa politica del suo padre-padrone, ha clamorosamente iniziato il percorso di decomposizione rispetto alla propria storia. Per contrasto, il CSX porta a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. In definitiva, la conferma di una crisi politica complessa che rende indefinibile ed incerto il cammino verso le elezioni politiche. Preoccupante per il cittadino.