Per cambiare il mondo sfoderate il vostro potere magico

Il potere d'acquisto è decisivo per cambiare il nostro stile di vita. Confucio: "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”

cambiamento

È finalmente il primo gennaio 2041 e il mio conto CO2 si è azzerato. Posso permettermi due ore di sci su prato artificiale per festeggiare il nuovo anno spendendo novantanove crediti. È l’uno per centro del mio budget annuale, strettamente personale, non cedibile, controllato dalla blockchain intergovernativa del Global zero, l’organizzazione che da tre anni gestisce la pianificazione del razionamento planetario delle emissioni. Oggi non potrò mandare mail a nessuno né riceverle perché ho raggiunto il limite massimo di consumo giornaliero e il riscaldamento della casa rimarrà in standby. Una buona occasione per leggere un vecchio libro di carta, un’emozione rara, in un mondo divenuto 99,9% digitale. Non ho voglia del flebo-mix per pranzo, preferisco digiunare per protestare inutilmente contro la proibizione di coltivare verdura per uso personale sul balcone. Del resto, è vero che con un litro di acqua riciclata a testa al giorno, non ha senso sprecarne per le piante quando non ce n’è abbastanza per riempire le fiale dei medicinali.

Non c’era più alternativa al controllo forzoso dei comportamenti, dopo che i poli si sono sciolti come ghiaccioli in un’auto lasciata chiusa al sole di Catania a luglio, e la temperatura media del pianeta è salita di tre gradi.

Con una sensazione di disgusto e nausea causata dalla mancanza di cibo programmato, mi ricordo venti anni fa quando ancora mi facevo domande che con il senno di poi sembrano davvero incredibili. Eravamo sull’orlo del precipizio e sapevamo solo guardare dall’altra parte, verso un chimerico passato, incapaci di vedere il baratro imminente, illudendoci che la tecnologia avrebbe risolto tutto. In effetti ha risolto tutto, eliminando ogni possibilità di scelta. La chiamano la dittatura climatica. O così, o la specie se ne va. Non facciamo in tempo a ricreare un mondo vivibile altrove e non c’è posto che per l’uno per cento della popolazione mondiale nei ghetti di salvaguardia del genere umano che hanno costruito, ovviamente in Cina, l’unica che aveva capito, previsto e giocato d’anticipo.

Mi torna in mente alla fine del 2021 la storia della carne brasiliana. JBS, il giga macellaio, diceva di essere pulito. I giornalisti investigativi brasiliani e inglesi dicevano di no. E allora i supermercati, per precauzione, smettevano di prendere carne da JBS.

In particolare, Lidl si era impegnata a non vendere carne originaria del sud America a partire dal 2022. Albert Heijn, la più grande catena di supermercati dei Paesi Bassi, aveva annunciato che avrebbe smesso di vendere carne brasiliana. Sainsbury aveva affermato l’intenzione di eliminare la carne bovina brasiliana dal proprio marchio di carne in scatola, sapendo che il 90 per cento della sua carne proveniva già dal Regno Unito e dall’Irlanda. Delhaize e Carrefour Belgium non avrebbero più venduto snack a base di carne salata e altri prodotti con il marchio Jack Link, associato a Jbs.

JBS era una delle più grandi aziende produttrici di carne al mondo, con un fatturato annuo di cinquanta miliardi di dollari. Macellava quasi trentacinquemila bovini al giorno solo in Brasile e le sue esportazioni di carne bovina verso l’Europa continentale erano aumentate di un quinto negli ultimi anni.

Come altri importanti produttori di carne bovina, l’azienda affermava di avere un approccio di “tolleranza zero” alla deforestazione illegale e aveva introdotto sofisticati sistemi di monitoraggio per i suoi fornitori diretti nella regione amazzonica. JBS dichiarava: «Abbiamo effettuato ingenti investimenti in una nuova piattaforma abilitata alla blockchain per superare la sfida del monitoraggio dei fornitori indiretti e ottenere una catena di approvvigionamento senza deforestazione completamente illegale entro il 2025».

Non era vero. Già nel 2020 The Guardian e Repórter Brasil avevano scoperto per la prima volta come i camion di JBS trasportassero bestiame da ranch “sporchi” multati per deforestazione a quelli presumibilmente “puliti” che rifornivano i macelli JBS.

Un’indagine precedente aveva anche rivelato l’entità del coinvolgimento del Regno Unito nella deforestazione in Amazzonia, dimostrando che negli ultimi anni era stata importata quasi un miliardo di sterline di carne bovina fornita da JBS e altri confezionatori di carne legati alla deforestazione.

L’Amazzonia era un cuscinetto cruciale per stabilizzare il clima regionale e globale. Si sapeva bene che preservare le foreste pluviali del mondo fosse essenziale per evitare un’emergenza climatica e si sapeva che la domanda internazionale di carne bovina era la causa diretta del problema: ogni anno in Amazzonia e in altre aree del Brasile venivano abbattuti circa sei mila km quadrati di foresta, un’;area equivalente a tutta la Liguria, per essere convertiti in pascolo per il bestiame.

Le scelte intelligenti per il futuro del pianeta sono spesso complesse. Mangiare bio è ecologico? Comprare auto elettriche? Fare acquisti su Amazon? Anche la semplice scelta di una bottiglia di latte sembra difficile come risolvere un puzzle. Tetrapak prodotto con cellulosa da foreste certificate gestite in maniera responsabile, tappi e bottiglie ricavati dalla canna da zucchero, che viene fatta fermentare per ottenere la materia prima necessaria alla produzione della plastica senza utilizzo di fonti fossili, latte italiano munto in allevamenti con garanzia di benessere animale certificato CSQA. A volte ci sembra di non poter influire e che tutto ormai sia troppo difficile, ambiguo, forse inutile, come riciclare ossessivamente la plastica che poi finisce in mare o incenerita illegalmente perché la Cina, non la vuole più comprare.

Ma abbiamo un potere magico, il potere d’acquisto, in senso ampio è l’insieme delle scelte di stile di vita e abitudini, che è capace di influenzare numerosi meccanismi. È ora di nuovi propositi per il nuovo anno. Sursum corda.

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”, Confucio.

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Pubblicato il 01 Gennaio 2022
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