I colleghi della Leonardo donano un’ora di stipendio alla famiglia del collega scomparso
Dopo l'improvvisa morte di un collega, i dipendenti Leonardo Elicotteri hanno donato un'ora di stipendio alla famiglia del giovane ingegnere, che lascia un bambino di 4 anni
Quasi 500 ore di lavoro di altrettanti dipendenti saranno destinate alla famiglia di un lavoratore Leonardo Elicotteri, venuto a mancare lo scorso 20 novembre.
Un gesto grande, partito dallo stabilimento di Cascina Costa, che ha mobilitato dipendenti del gruppo Leonardo di varie sedi.
Alessandro Nava aveva 45 anni: dal 2007 aveva messo piede in azienda, facendosi apprezzare per le sue competenze professionali e la gentilezza che riservava a chiunque. Il suo ruolo, come ingegnere meccanico, era quello di capo progetto dell’NH90, mentre in precedenza era stato responsabile delle analisi strutturali degli elicotteri che l’azienda produce e invia in tutto il mondo.
Lo scorso 20 novembre la terribile notizia di un infarto, che ha interrotto, troppo presto, la vita di un collega, amico, e soprattutto di un marito e padre del piccolo Giorgio, di 4 anni.
Dopo lo sgomento e lo shock iniziale, i colleghi di Alessandro si sono guardati in faccia e hanno deciso di trasformare quel sentimento di sofferenza in un gesto d’affetto verso la sua famiglia.
«Noi sindacati abbiamo raccolto il desiderio di tanti colleghi di fare qualcosa di concreto in memoria di Alessandro – racconta Giuseppe Di Prima, coordinatore Rsu FIM-CISL dello stabilimento di Cascina Costa – così, unendo le tre sigle sindacali e coinvolgendo l’azienda, abbiamo lanciato una speciale raccolta fondi. È stato proposto ai dipendenti di destinare il corrispettivo di un’ora di retribuzione della loro paga alla famiglia di Nava».
L’adesione è stata massiccia fin dall’inizio: «Non ci aspettavamo tante risposte e soprattutto che ci fosse la volontà di colleghi del gruppo Leonardo del sud Italia di prendere parte alla raccolta fondi. Evidentemente – riflette Di Prima – Nava aveva avuto modo di relazionarsi a colleghi di altre sedi, facendosi apprezzare e stimare, e, dopo la notizia della sua morte, anche loro hanno voluto offrire un’ora di stipendio al piccolo Giorgio e alla sua mamma».
In totale sono 481 i dipendenti che hanno firmato l’autorizzazione all’azienda di prelevare un’ora di retribuzione dallo stipendio di gennaio. «Oltre a questa somma, ci sarà anche la donazione che farà l’azienda alla famiglia del suo dipendente».
Società e lavoratori, fianco a fianco, hanno voluto rispondere “Presente” e dimostrare come l’affetto per questo giovane lavoratore superi anche la morte.
Alla famiglia di Alessandro giungerà, quindi, un assegno, firmato simbolicamente da tante persone, ma arriverà loro soprattutto la consapevolezza che il loro caro ha fatto la differenza nella vita di tanti colleghi, al suo fianco anche adesso che lui non c’è più.
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