De Tomasi alla guida di Samarate Città Viva: “Opposizione costruttiva, ma manca la condivisione”
Il nuovo coordinatore della storica civica di Samarate pone gli obiettivi del gruppo, non senza qualche critica all'amministrazione, che "manca di programmazione"
![Giovanni de Tomasi Samarate Città Viva](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/01/giovanni-de-tomasi-samarate-citta-viva-1274207.610x431.jpg)
Questa settimana c’è stato un cambio della guardia nel coordinamento della lista civica storica di Samarate, “Samarate Città Viva”: per impegni professionali Stefanie Vismara ha lasciato la guida a Maurizio De Tomasi.
De Tomasi, classe 1955 e nella lista dalle elezione del 2019, è pronto a raccogliere il testimone di Vismara e a coordinare la civica storica della cittadina, che attualmente in consiglio è rappresentata da Chiara Bosello e Giovanni Borsani (succeduto a Paolo Bossi, dimessosi per impegni lavorativi nell’estate 2020).
“Largo ai giovani”
Il primo obiettivo è “svecchiare” la lista, cercando di attrarre più componente giovanile possibile: «Abbiamo intenzione – Covid permettendo – di fare un incontro con i cittadini simpatizzanti, per parlare con loro dei temi della città e per coinvolgere i giovani. Vogliamo dare nuova linfa alla lista, per garanzie il ricambio generazionale, insieme alla giovane e brava Chiara Bosello».
Poi c’è la volontà di «allargare il gruppo operativo per sostenere le attività, seguire le commissioni, preparare i volantini e raccogliere informazioni. C’è da dire che, rispetto alle liste politiche come il Partito democratico o la Lega, essendo una civica siamo avvantaggiati, perché ci concentriamo solo sul territorio di Samarate», racconta De Tomasi, definendo Samarate Città Viva una «lista di servizio».
La scuola e il sociale
De Tomasi, insieme al gruppo di Scv, si impegnerà nei temi più affini alla lista, come la scuola e il sociale, «un’attenzione che ci contraddistingue da sempre», ha sottolineato, ricordando che la commissione Istruzione e politiche giovanili è presieduta da Rama Ottini, anche lei in Samarate Città Viva.
Proprio l’attenzione a questi due temi porta il coordinatore a “bocciare” l’operato dell’amministrazione Puricelli, a partire dal Piano di diritto allo studio, approvato in consiglio comunale lo scorso novembre, in cui i due consiglieri di Samarate Città Viva si sono astenuti: «Io sono commissario della commissione istruzione, ho seguito i lavori del piano e non era male», ha affermato con rammarico, «ma alla fine i nostri consiglieri si sono astenuti per il cronico ritardo della nostra giunta nell’approvare il piano a scuola già iniziata; è un peccato perché, leggendolo, è un buon piano».
Il lato positivo del piano è l‘aumento del denaro a sostegno alla disabilità (all’interno del piano ci sono due capitoli: il capitolo dell’appalto che prevede 331mila 250 euro – nel 2020 erano 256mila euro – e quello dei rimborsi di 27mila euro – nel 202o era più alto: 38mila 456 euro), ma «non basta, perché il problema è che non si trovano educatori».
La soluzione per De Tomasi – che con la lista si propone di «cercare di trovare e proporre all’amministrazione soluzioni alternative» – potrebbe essere fare delle deroghe ai neolaureati, «che poi, una volta inseriti in classe, verranno coordinati dalle maestre».
Non è poi mancata una frecciatina all’amministrazione e al “vezzo” di esternalizzare, come nel caso dell’asilo nido comunale Nidondolo, da mesi in affanno per la questione del personale: la scorsa estate giunta ha deciso che, a partire da settembre, una classe sarebbe stata affidata a un’educatrice esterna.
«L’asilo ha più di 40 anni, Samarate è stato uno dei primi Comuni a organizzare questo tipo di servizio: è un peccato vederlo “morire” così a causa di questa esternalizzazione, gli educatori e le educatrici non hanno certezza sul proprio futuro».
“Il Comune torna ad assumere? Era ora”
Dalla questione degli educatori e l’affanno che sta vivendo il settore dei servizi sociali, De Tomasi si è agganciato al tema del sensibile calo dei dipendenti comunali (infatti, a inizio 2020 il comune aveva a disposizione 85 dipendenti, entro il 2023 ne perderà 29 tra pensionamenti e dimissioni).
Il sindaco di Samarate Puricelli a metà mandato: “Prioritario nel 2022 assumere personale”
Il sindaco, Enrico Puricelli, ha posto come priorità per il 2022 tornare ad assumere 6-8 dipendenti comunali: «Alla buon’ora», ha commentato secco.
«Gli uffici sono carenti di personale: è una scelta fatta da loro fin dal mandato di Leonardo Tarantino, privilegiando le esternalizzazioni», attacca De Tomasi, «poi, con i pensionamenti e la nuova legge sulle assunzioni si è arrivati a questa situazione».
Da mesi la questione del personale comunale è un tema più che dibattuto dalla politica locale e non solo: gli stessi dipendenti comunali a luglio sono scesi in piazza per chiedere più certezze.
“Manca la condivisione con l’opposizione”
Nonostante le critiche, De Tomasi e tutto il gruppo vogliono «collaborare con la giunta, facendo delle critiche costruttive, dicendo cosa non va bene e perché, oltre a fare delle proposte alternative ai problemi che affronta l’amministrazione».
Peccato, però, «che non veniamo molto considerati dalla giunta: nelle commissioni, che vengono convocate solo su richiesta delle opposizioni, gli assessori arrivano con dei pacchetti pronti. Non c’è molta disponibilità a condividere con noi».
Un esempio recente citato da De Tomasi è rappresentato dallo stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro dai fondi del Pnrr a Samarate: «Lo abbiamo saputo dalla stampa, senza che venisse organizzata nessuna commissione o riunione capigruppo. La forma spesso è importante».
Infine, l’ultima critica: «Programmazione valutazione sono sconosciute alla giunta, quando dovrebbero essere l’ABC di un’amministrazione. Nonostante tutto, ci proponiamo come supporto e aiuto, ma chiediamo che venga aperto un tavolo di confronto e lavoro serio. C’è molto da fare e da essere preoccupati».
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