Il difficile rapporto degli automobilisti di Busto Arsizio coi semafori intelligenti. Nuovo caso in via Ferraris
Quasi risolto il problema che bloccava il traffico in via Boccaccio ora è l'impianto all'incrocio con via Mameli a creare qualche attesa di troppo. Il comandante: “Al lavoro per risolvere il problema"
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Quasi risolto il problema del semaforo di viale Boccaccio, che per mesi ha creato code e rallentamenti alla circolazione, ora è il momento del nuovo impianto semaforico di via Mameli, all’incrocio con le vie Ferraris e Marconi. Il rapporto tra i semafori “intelligenti” e i cittadini di Busto Arsizio torna ad essere “complicato” ma anche questa volta c’è una spiegazione.
Il problema è stato segnalato da alcuni automobilisti sia sui social che direttamente all’ufficio competente: il rosso in via Ferraris, a volte, è troppo lungo. Capita che salti anche un giro di verde e crea un vero e proprio tappo per chi proviene da via Caprera.
Il comandante della Polizia Locale Claudio Vegetti spiega che l’incrocio è monitorato da alcuni agenti ma che il commissariato non ha nessun potere diretto sul funzionamento degli impianti, gestiti da una società esterna che interviene su richiesta: «Chiediamo sempre di segnalare direttamente ai nostri uffici (qui trovate tutte le informazioni) eventuali disservizi, via mail o numero verde. Proprio da una segnalazione abbiamo iniziato a controllare i tempi del semaforo di via Mameli e per adesso non abbiamo riscontrato irregolarità. Due i motivi che possono aver creato qualche disguido a chi proviene da via Ferraris: un malfunzionamento delle spire posizionate sotto l’asfalto oppure un intenso flusso di automobili da via Marconi, per l’uscita o l’ingresso dei bambini nelle vicine scuole Tommaseo».
Il semaforo, comunque, rimarrà ancora sotto osservazione per un po’: «Prima di effettuare un cambiamento nella programmazione dei tempi serve una certa mole di dati che si possono raccogliere in un certo lasso di tempo. Ogni intervento non correttamente calibrato, infatti, potrebbe portare ad altri problemi».
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