Don Ambrogio Cortesi, la gioia e l’emozione di celebrare i seicento anni della Collegiata
Don Ambrogio Cortesi, arciprete di Castiglione Olona, svela le proprie emozioni in vista delle celebrazioni per il sesto centenario dalla fondazione della Collegiata
Durante il tour di Varese 4U Archeo del 2019 incontrammo don Ambrogio Cortesi, parroco di Castiglione Olona dal 2012.
Per descriverci cosa rappresenti la Collegiata per chi la ama ci spiegò: «Salire in Collegiata e uscire dal borgo è qualcosa capace di regalare una sensazione di pace, un’esperienza rigenerativa per le persone che arrivano. E’ un luogo che parla allo spirito, ma non solo: in questo spazio di fede, la religione si è espressa attraverso l’arte».
La salita verso la CollegiataUna frase capace di mostrare i sentimenti del Parroco verso questo luogo: emozioni che traspaiono anche ora che la Collegiata è in procinto di festeggiare i suoi 600 anni.
Le emozioni di un sacerdote
«A livello personale il sentimento che prevale in me è la gioia, ma si tratta di un sentimento soprattutto condiviso. Provo la gioia di vivere in una comunità che per la maggior parte sente davvero l’importanza di queste sue radici, il valore di custodirle e l’amore per ciò che abbiamo ricevuto dal passato – confida don Ambrogio, che tiene a elogiare l’aiuto che i castiglionesi sanno dare – La partecipazione della comunità si vive in modalità differenti: ciò che prevale è una coscienza comune di ciò che abbiamo, con gli insegnamenti che partono già dalle scuole ed educano alla scoperta delle ricchezze che Castiglione conserva. Oltre a questo, voglio evidenziare l’apporto fondamentale che dà un nutrito gruppo di volontari, che costituiscono la colonna vertebrale delle iniziative della Collegiata, dimostrando da sempre una grande passione».
Una dimensione “Glocal” per la Collegiata
Peculiare della fondazione della Collegiata la capacità di unire elementi locali con una rilevanza più grande, che supera i confini del paesino della valle Olona: «Sono presenti valori che possiamo definire “Glocal”. Ciò che avvenne seicento anni fa è un evento importante per la comunità castiglionese, ma non solo: si tratta di un avvenimento dal respiro più grande, per la provincia, la Lombardia e l’intera Penisola. Il Cardinal Branda rese Castiglione rilevante per l’arte e l’architettura quattrocentesca, anche europea, perché come Nunzio Papale potè portare artisti e opere anche internazionali – dettaglia con precisione don Ambrogio, che tiene però a ricordare l’importanza del luogo per la fede – La nascita della Collegiata ha poi un carattere universale dal punto di vista religioso: mi riferisco all’edificazione del complesso, importante per la comunità di fedeli, e gli affreschi di Masolino da Panicale, che mettono al centro Cristo Salvatore».
Anni di progetti per far conoscere la Collegiata
Emozione dunque nell’iniziare le celebrazioni per questo importante “compleanno”, ma non solo.
Don Ambrogio Cortesi insieme alla curatrice del Museo della Collegiata, Laura Marazzi, e al direttore Dario PorettiIl Parroco rivolge lo sguardo all’indietro, verso tutti i passi fatti in questi anni per far conoscere e apprezzare la Collegiata: «Negli ultimi anni, grazie alla dottoressa Marazzi, curatrice del museo, è iniziata un’importante opera di divulgazione scientifica e di attenzione per i visitatori, anche con laboratori destinati ai bambini, che si possono avvicinare alla storia dell’arte e ai significati religiosi trasmessi negli affreschi».
Una delle attività dei laboratori della Collegiata: i bambini colorano le riproduzioni degli affreschi di Masolino da PanicalePurtroppo la pandemia ha impattato anche su questo genere di attività, anche se al Museo della Collegiata non sono rimasti fermi, come spiega don Ambrogio: «In questo biennio di “stop” si è dato spazio ad un lavoro di analisi tecniche, scientifiche e strutturali, per predisporre un piano di manutenzione: non dimentichiamoci che oltre alla valorizzazione dei beni presenti, è importante la conservazione degli stessi».
Un triennio di eventi per festeggiare la Collegiata
E’ tutto pronto, dunque, per iniziare questo triennio di celebrazioni. In programma un ricco calendario eterogeneo: «Le attività che proporremo saranno diverse: approfondimenti culturali e incontri, restauri e nuove aperture, momenti comunitari e non solo, ci sarà spazio anche per la musica. Avremo tante proposte, che sveleremo passo passo. Intanto iniziamo con il 7-8 gennaio, due eventi che spero tante persone seguiranno con la nostra stessa emozione».
Sarà possibile seguire la santa Messa di venerdì 7 gennaio alle 17.30 e la Lectio Magistralis di sabato 8 gennaio alle 10 con Timothy Verdon, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di VareseNews
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