Il Giorno della Memoria al Popolo di Gallarate, tra musica e parole

Il Popolo di Gallarate e il Conservatorio Puccini intrecciano musica e parole per ricordare la tragedia della Shoah, con le presentazioni dei libri "Charleston" e "Ferramonti"

giorno della memoria

Il Teatro del Popolo e il Conservatorio “Puccini” di Gallarate ha organizzato due incontri in occasione del Giorno della Memoria, mescolando musica e letteratura memorialistica.

Il primo sarà mercoledì 26 gennaio, alle 20.30, con la presentazione di Charleston – storia di una grande famiglia travolta dalla Shoah, di Enzo Fiano (edito da Guerini e associati).

Giovedì 27 gennaio sarà la volta di Silvia Del Zoppo e del suo volume Ferramonti (Peter Lang): la serata sarà intervallata dagli allievi del Conservatorio “Puccini” di Gallarate.

Charleston, di Enzo Fiano

Su una spiaggia della Versilia, al ritmo sincopato di un charleston una bambina, quasi una ragazza, inizia a muovere i suoi primi timidi passi di danza. È qui che comincia il racconto di Enzo Fiano, con un’immagine di giovinezza liliale, non ancora ruggente, ma ricolma di speranza. E tutto Charleston coglie l’invito di questo ballo, in un continuo inseguirsi di ricordi teneri e vibranti, capaci di illuminare persino i momenti più bui del Novecento, del fascismo, della Shoah, che hanno lasciato sulla storia e le persone che l’hanno vissuta un segno tragicamente indelebile. Così, come nella composizione di un’opera musicale, l’autore sceglie di rincorrere il tema – la storia della propria famiglia – attraverso undici variazioni, undici movimenti dell’animo umano che si culla a occhi chiusi tra il mondo di ieri e il presente. Un dolce esercizio della memoria che è non solo un modo diverso di riavvicinarsi al passato ma forse l’unico per gettare uno sguardo sul futuro.

Enzo Fiano, nato a Firenze e cresciuto a Milano, è presidente del Conservatorio di Como. Laureatosi in Lettere Classiche a Gerusalemme, è tornato a Milano, dove si è dedicato prima ai libri e alla musica.

Charleston racconta la Shoah attraverso la storia della sua famiglia e in particolare del padre, Nedo Fiano, nato a Firenze nel 1925 e scomparso a Milano a dicembre 2020: sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz (degli 11 componenti della famiglia fu l’unico a tornare dalla Polonia dopo la guerra: la madre, Nella Castiglioni, morì appena arrivata al campo, nella camera a gas, mentre il fratello maggiore Enzo non sopravvisse ad Auschwitz), fu uno dei primi a confrontarsi con il pubblico e a testimoniare il genocidio degli ebrei.

La prefazione del libro è a cura dei fratelli Emanuele (parlamentare del Partito Democratico) e Andrea Fiano.

Ferramonti, di Silvia Del Zoppo

Ferramonti: Interpreting Cultural Behaviors and Musical Practices in a Southern-Italian Internment Camp, è l’indagine di Silvia Del Zoppo su un capitolo quasi dimenticato della storia della Shoah italiana: nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia (in provincia di Cosenza) venivano internati ebrei dalla Germania, dalla Polonia e dalla Jugoslavia che erano presenti in Italia, ebrei italiani, antifascisti italiani e stranieri (dal 1941), gruppi di cinesi e profughi politici.

Fu l’unico esempio di un vero campo di concentramento costruito dal governo fascista a seguito ì delle leggi razziali e rappresenta storicamente il più grande campo di internamento italiano. A partire dal giugno 1940 vi transitarono circa 3mila internati. Dopo l’armistizio dell’8 settembre l’autorità italiana abbandonò il campo e la mattina del 14 settembre 1943 entrarono nel campo i primi camion inglesi, diventando un DP-camp fino al 1945. Il campo fu ufficialmente chiuso nel dicembre 1945.

Ferramonti ebbe una peculiarità, la musica: Del Zoppo indaga la musica,  insieme ad alcuni aspetti culturali, come risorse fondamentali per la sopravvivenza dei prigionieri e per la tutela della loro identità individuale e culturale.

Come partecipare

Ingresso su prenotazione ad esaurimento dei posti disponibili. Per l’accesso è necessario esibire il super green pass e un documento d’identità, secondo la normativa vigente.

Per ulteriori informazioni consultare il sito web del Conservatorio di Gallarate.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2022
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