Grazie a tutto il reparto maternità dell’ospedale di Busto Arsizio

La lettera di una mamma che ha partorito nei giorni scorsi tra le amorevoli cure di tutto lo staff del reparto

Neonato nascita

Gentile direttore,

Vorrei ringraziare tutto il personale della maternità di Busto Arsizio.
In questo ultimo giorno dell’anno, dove il sole inizia a nascondersi tra le nuvole, le luci si affievoliscono per dare spazio a qualche fuoco d’artificio non posso che ringraziarvi.

Può sembrare il semplice apparire di una dovuta espressione di educazione quel “grazie” scambiato tra i corridoi e le stanze di degenza del reparto, vi posso assicurare: il “mio grazie” sorge dal cuore! Grazie per la disponibilità, la tenerezza, la sensibilità, l’attenzione e la cura che tutti voi mi avete dedicato nei giorni di permanenza dal 18 dicembre al 23 dicembre 2021.

Si è soliti dire che prima o poi, in una relativa imminenza doveva succedere, si ritiene forse di essere pronti, ma mai abbastanza per vivere questa avventura! Tutto prende inizio un sabato sera freddo e umido, a dire il vero non mi sarei mai aspettata di essere ricoverata per subire l’induzione del parto; la data stabilita era il 27 dicembre, giorno più, giorno meno, confermata dal mio ginecologo dottor Colombo Giacomo. Mi è stata assegnata la calda e accogliente camera 17, allietata dalla luce soffusa delle lampade rispetto al buio della città che, a dire il vero, in quel momento dalla finestra mi incuteva un po’ di paura.

In quel luogo chiamato “maternità”, un nome che nasconde il tesoro dell’esperienza trepidante di quegli istanti, avvertivo i passi e udivo le voci che mi dicevano che non sarei mai stata sola! Lo confermano le ostetriche che con tanto affetto mi hanno “cullato” con i loro gesti e i loro sguardi, mentre le lacrime mi rigavano il volto le loro parole mi rassicuravano.

E come non ricordare il giorno del parto! Cristina e Giulia (ostetriche assistenti) che insieme al mio ginecologo e a tutto il personale presente mi hanno sostenuto all’inverosimile, anche quando la stanchezza fisica e soprattutto mentale iniziava a prendere il sopravvento. Finalmente dopo ore abbiamo visto la luce. Emma è nata!

L’esperienza di un parto travagliato si è conclusa, ritornano ancora le lacrime a bagnarmi il viso….questa volta però a esprimere l’incontenibilità della gioia! Grazie alle esperte della nursery, che con tanto affetto e amore hanno accudito la mia piccolina, quando la fatica aveva la meglio per l’esiguità delle forze disponibili.

Grazie alle infermiere, all’amica Carlotta, che nei giorni di degenza è sempre passata a trovarmi, anche solo per un saluto. Grazie alle inservienti dell’igiene e al personale addetto alla distribuzione del cibo perché oltre a svolgere il loro lavoro con accuratezza e dedizione, hanno sempre avuto una parola gentile nel momento in cui ce ne fosse bisogno. Grazie alle Ausiliarie accuratamente attente ai bisogni di noi mamme. Grazie a Pinuccia, che incontro ancora oggi nelle strade del mio paese, che con il suo sorriso mi ha spronata nei momenti difficili.

Grazie a tutti i medici e ginecologi, ma permettetemi un grazie speciale al mio ginecologo dott. Colombo che con la sua provata professionalità, gentilezza, empatia e passione mi ha accompagnata in questo percorso. Grazie a Maura (ostetrica del primo minuto) che mi ha seguita fin dall’inizio e continua a farlo con decisione e tenerezza.
A voi tutti e tutte giunge cosi il mio grazie! E mentre guardo con amore la mia piccola Emma chiudere teneramente gli occhi, mi sovviene un pensiero: c’è chi dice che il cammino della vita sia lungo, chi invece al contrario lo considera troppo breve…la differenza è racchiusa nel COME lo viviamo!

Una sorpresa che insieme abbiamo vissuto e che ciascuno nel proprio quotidiano può continuare, “semplicemente” con gesti piccoli ma significativi!

di
Pubblicato il 06 Gennaio 2022
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