A Gazzada Schianno sindaco e due assessori indagati per peculato

Sotto la lente degli investigatori l’asfaltatura di una strada privata. Eseguite perquisizioni da parte dei carabinieri di Azzate. Il sindaco: “Sereno e fiducioso circa le determinazioni assunte dalla mia Amministrazione"

I carabinieri della stazione di Azzate hanno eseguito martedì alcune perquisizioni a Gazzada Schianno legate all’ipotesi di reato di peculato.

I fatti si riferiscono alle asfaltature di alcune strade del paese decise dall’amministrazione comunale in carica e che avrebbero riguardato anche tratti di una strada privata.

Ad attivare l’attenzione degli investigatori un esposto presentato nei mesi scorsi seguito all’esecuzione dei lavori.

Da qui le attività dei carabinieri su delega della Procura della repubblica di Varese che ha ordinato di eseguire alcune perquisizioni domiciliari e la contestuale acquisizione di documentazione.

Contestualmente alle perquisizioni sono state notificate le informazioni di garanzia agli indagati che risultano essere il sindaco Paolo Trevisan, la sua vice Anna Elisabetta Lavorgna e l’assessora Michela De Carli (difesi rispettivamente dagli avvocati Fabrizio Piarulli, Elisabetta Brusa e Fabio Margarini).

Si tratta dei tre amministratori che hanno firmato la delibera di giunta numero 44 di fine luglio nella quale vengono individuate alcune vie del territorio comunale “che necessitano di interventi di risanamento per permettere la messa in sicurezza della strada e garantire la percorribilità di tali strade“, si legge nel documento amministrativo dove viene spiegato che l’ufficio tecnico comunale “ha effettuato sul territorio i necessari sopralluoghi che hanno permesso di identificare, in base alle risorse disponibili, le priorità di intervento“. Oltre ai rappezzi vari, le strade individuate per l’intervento che ha riguardato la fresatura del manto e la ribitumazione (per l’importo di 55 mila euro) erano le vie Albini, Marconi e Leonardo Da Vinci: e proprio su quest’ultima strada si è concentrata l’attenzione degli investigatori a seguito di esposto che avvisava dell’esecuzione dei lavori su strada che sarebbe privata (dove per altro risiede uno degli amministratori coinvolti nell’inchiesta).

Da qui l’ipotesi di peculato che gli investigatori contestano al sindaco e alla giunta (che al momento dei fatti era composta da sindaco e due assessori indagati, cui si è aggiunto successivamente un componente esterno estraneo alle contestazioni).

«Confermo la notizia dell’avvenuta perquisizione, su delega della Procura della Repubblica di Varese, presso gli uffici comunali e presso l’abitazione mia e di due assessori, in relazione ad un presunto episodio di peculato sotteso ad una delibera di giunta comunale», ha specificato nel tardo pomeriggio il sindaco di Gazzada Schianno Paolo Trevisan che si è detto «assolutamente sereno circa l’operato e le determinazioni assunte da questa Amministrazione e confido che l’attività giudiziaria chiarisca prontamente i fatti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2022
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