La preside alle famiglie: «La scuola ce la mette tutta ma la situazione è difficile»
La dirigente scolastica accoglie le lamentele delle famiglie: «Hanno ragione, li capisco - afferma - La scuola ce la mette tutta ma è complicato. Mancano i supplenti»
![primaria luino cap](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/01/primaria-luino-cap-1275248.610x431.jpg)
«Hanno ragione le famiglie a lamentarsi, le capisco. Da dirigente scolastica provo a mettermi nei loro panni e comprendo le difficoltà e la fatica dei genitori nel gestire sorveglianze, tamponi, quarantene, didattica a distanza dei figli e i repentini cambi di prospettiva che costringono a riorganizzare in poche ore figli e lavoro». Così la preside della primaria Luino Capoluogo Chiara Grazia Galazzetti (ICS Luini), accoglie il racconto scoraggiato di una mamma (qui la lettera completa) alle prese con la sorveglianza poi quarantena e Dad, ma attivata solo in parte, per la figlia che frequenta la quarta elementare.
«Le comunicazioni, alla scuola e ai genitori, arrivano a tutte le ore. Responsabilmente cerchiamo di essere tutti, scuole e famiglie, il più tempestivi possibile. Ci sono tanti contagi da gestire, Ats è congestionata, i ritardi su attestazioni e referti non si contano. Come scuola facciamo tutto il possibile, e anzi ringrazio il super lavoro non scontato di molti insegnanti che si attivano in ogni modo e ad ogni ora perché le cose funzionino al meglio, per i bambini innanzi tutto. Ma la situazione è molto difficile, faticosa, talmente complessa che è persino difficile da spiegare».
Oltre a tutte queste difficoltà legate alla gestione di stati di quarantena e sorveglianza dei figli, inclusa la difficoltà ad accedere tempestivamente ai tamponi gratuiti cui gli studenti hanno diritto, la mamma di Luino esprime sconforto per la difficoltà di attivare la Dad: delle 15 ore settimanali previste per la classe in realtà è stato possibile attivarne una sola al giorno. «Purtroppo succede che i tanti contagi coinvolgono anche gli insegnanti. E gli insegnanti positivi o in quarantena sono di fatto in malattia, è per questo che non possono svolgere ore di Dad – spiega la preside – per far fronte alla carenza di personale cerchiamo supplenti anche per incarichi di una sola settimana, ma non li troviamo. Le graduatorie sono finite e anche tra le Mad (messe a disposizione, ndr) ormai è raro trovare delle concrete disponibilità».
Alle scuole superiori qualcuno prova a gestire in contemporanea lezione in presenza e studenti in Dad: «Personalmente non penso sia una situazione gestibile, tanto meno con bambini o ragazzini più piccoli – afferma Galazzetti – A volte piuttosto attiviamo la Dad asincrona, caricando sulla piattaforma attività che gli studenti possono svolgere anche in autonomia, ma sono comunque delle soluzioni estemporanee. Niente sostituisce la scuola in presenza, questa è una verità accertata e condivido lo sconforto nel pensare che tutto questo tempo scuola perso non sarà recuperato».
«Come scuola ce la mettiamo davvero tutta, condividiamo e comprendiamo la fatica delle famiglie, la situazione è estremamente difficile per tutti – conclude la preside – Cerchiamo insieme di dare il massimo per il benessere dei nostri bambini e dei nostri ragazzi e per creare meno disagio possibile».
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