La storia di Giuseppina Grassini finisce a Versailles
Un nuovo apprezzamento arriva in questi giorni per il volume "Giuseppina Grassini" di Bruno Belli da parte di Laurent Brunner, direttore dell’"Opéra Royal et de Château de Versailles Spectacles"
Un nuovo lusinghiero apprezzamento arriva in questi giorni per il volume “Giuseppina Grassini” di Bruno Belli (Macchione Editore) da parte di Laurent Brunner, direttore dell’”Opéra Royal et de Château de Versailles Spectacles”, che rileva come l’Artista varesina sia stata una grande cantante ancora troppo poco ricordata.
Nella primavera dello scorso anno, in occasione del Bicentenario della morte di Napoleone, infatti, l’”Opéra Royal et de Château de Versailles Spectacles” ha presentato un concerto dedicato a “Giulietta e Romeo” di Nicola Zingarelli, opera che, debuttando alla Scala il 30 gennaio gennaio 1796 vide quali protagonisti Giuseppina Grassini (Giulietta) e Girolamo Crescentini (Romeo), come in dettaglio racconta Belli nel libro.
Protagonisti dell’edizione, il controtenore Franco Fagioli, Adele Charvet, Philip Talbot con il Coro e l’Orchestra dell’Opéra Royal diretti da Stefan Plewniak. Ne è seguita la pubblicazione di un cofanetto con cd e dvd, le cui note sono firmato dallo stesso Laurent Brunner, al quale l’Editore Macchione e Belli, negli scorsi mesi, hanno inviato una copia del libro che ora sarà conservata a Versailles, nella terra di Francia, dove Giuseppina ebbe notevoli successi (ricordiamo che fu amica ed amante di Napoleone ed, infine, «Prima cantatrice» del Teatro delle Tuileries, personaggio di spicco proprio assieme al Crescentini).
Questo nuovo apprezzamento permette a Pietro Macchione di affermare: «I complimenti fanno sempre piacere, in particolare questo, sia per la fonte, sia per l’oggetto/soggetto», appunto Giuseppina Grassini, personaggio che fu tra i più noti del mondo artistico della fine del Settecento e della prima metà dell’Ottocento, varesina, che, purtroppo, nella sua patria non è ricordata con il dovuto riconoscimento.
Belli è particolarmente soddisfatto non solo per i riconoscimenti che il libro ha avuto, soprattutto fuori Varese, ma anche perché alcuni collezionisti hanno risposto al suo appello scritto nel volume, dove chiedeva a coloro che ne fossero in possesso di fare eventualmente conoscere il materiale per arricchire il profilo della cantante: a due anni dall’uscita della biografia, Belli è riuscito così a raccogliere, infatti, altro materiale. «Mi auguro che possa essere utile per il duecentocinquantenario della nascita della Grassini», conclude Belli.
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