Le due “Marcialonga” in due giorni del gallaratese Artino Rosso. Classe 1932
Alla soglia dei 90 anni il portacolori dello Sci Club Gallarate ha disputato sia la gara "Story" con vestiti e sci anni Settanta (sabato) sia la prova sui 45 chilometri di domenica 30 gennaio
Vi dirà forse qualcosa la figura di Artino Rosso, gallaratese appassionato di sci di fondo. Anno dopo anno, quando si disputa la celebre “Marcialonga” – la gara su lunga distanza più famosa d’Italia e una delle più importanti al mondo – il suo nome salta sempre fuori andando a consultare gli ordini di arrivo. “Tutto normale” dirà qualcuno che, per distrazione, non si prende la briga di andare a vedere la classe di età in cui il signor Artino è iscritto.
Rosso, portacolori dello Sci Club Gallarate, è infatti nato nel 1932 e alle soglie dei 90 anni si è preso il lusso in questo fine settimana di portare a termine non una ma ben due “Marcialonga” nel giro di due giorni (e in entrambi i casi era il meno giovane al via). Sabato 29 ha infatti partecipato alla “Marcialonga Story 300”, ovvero la versione di 13 chilometri nella quali gli iscritti hanno sciato con attrezzature “anni Settanta”: maglioni e cuffie di lana, racchettoni, sci più spessi e pesanti di quelli in uso oggi.
Domenica 30 invece, Artino Rosso è stato tra i concorrenti della gara vera e propria, non sul percorso più lungo (70 Km) bensì su quello ugualmente impegnativo dei 45 chilometri (la cosiddetta “Light”). Una fatica che il fondista gallaratese ha portato a termine in 6 ore, 51 minuti e 30 secondi, 16° classificato della categoria over 70 e 317° sui 330 giunti all’arrivo della prova.
Per prepararsi alla stagione sciistica, Artino si allena durante l’anno con gli skiroll – ovvero la versione stradale degli sci da fondo – nella zona industriale di Sciarè. Una passione che va oltre le condizioni meteorologiche e che gli permette ogni anno di essere al via della celebre “maratona” che si disputa tra le valli di Fiemme e Fassa, la regina delle “granfondo” italiane.
La gara principale è stata dominata dagli atleti nordici (scandinavi e russi) che hanno occupato le prime 20 posizioni. Oro allo svedese Emil Persson (3h11’10”) in volata davanti al norvegese Tord Asle Gjerdalen, terzo posto per il russo Emil Vokuev a 3″. 21° il ceco Pliska, primo dei non nordici, 24° il trentino Mauro Brigadoi primo degli italiani. Svezia vincente anche in campo femminile con Lina Kosgren (75a assoluta in 3h27’14”) davanti alla norvegese Emile Fletten e alla connazionale Ida Dahl. Prima italiana Ilenia Defrancesco, 18a.
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