“Non lasciamo soli i nostri ragazzi”: parla la preside di Luino Chiara Galazzetti
Con uno scritto pubblicato sul sito dell'Istituto Comprensivo Statale "B.Luini" la dirigente si mostra vicina ai suoi bambini e docenti, invitando quest'ultimi ad "avere la pazienza e la sensibilità per poter essere "ovunque" con la loro parola e il loro sorriso
A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, incertezza e paura sono ancora le parole chiave che descrivono la situazione della scuola, e “passerà” e “sacrificio” quelle che ci si continua a ripetere.
Non solo genitori, bambini e ragazzi ce la stanno mettendo tutta per affrontare al meglio questo difficile momento, anche dirigenti e docenti. E questo lo ha ben ricordato la preside Galazzetti Chiara Grazia con uno scritto che si trova sul sito dell’Istituto Comprensivo “B.Luini”, che così inizia:
«Gentilissimi docenti, la nostra scuola oggi riaprirà e saremo chiamati a dare il meglio di noi in una situazione innegabilmente difficile e confusa. Negli ultimi due giorni la posta elettronica dell’Istituto è stata ed è invasa da decine di comunicazioni riguardanti la positività e/o la quarantena di molti nostri studenti. Dal tono delle mail inviate dalle famiglie si avverte un generale senso di forte preoccupazione e di disorientamento. Tutti ci chiedono di attivare per i loro figli la Dad. Siamo perfettamente coscienti, voi come insegnanti e io come preside, che la didattica “mista” mostra evidenti difficoltà e a livello prettamente didattico – continua – non possiamo credere nella sua effettiva efficacia.
Tuttavia in questo momento storico di grande incertezza e anche di isolamento sociale sono fermamente convinta che l’essere “presenti” nelle case di chi presente non può essere può e deve fare la differenza.
Ciò che ha ora la priorità, secondo il mio modesto pensiero, è il non recidere il filo tra insegnante e discente; ciò che conta ora sono le parole, il tempo per dirle e il tempo per ascoltarle. Le parole possono essere dette e ascoltate anche travalicando lo spazio fisico. Ci possono raggiungere ovunque e ovunque noi siamo ci possono dare conforto, supporto. Ci possono fare sentire meno soli. Non lasciamo soli i nostri bambini e i nostri ragazzi – chiosa – Vi chiedo la pazienza di cui siete capaci, la sensibilità di cui date prova ogni giorno per poter essere “ovunque” con la vostra parola e il vostro sorriso. Vi ringrazio anticipatamente per lo sforzo e l’impegno e auguro a tutti noi di esserci sempre e comunque come educatori preziosi e insostituibili», conclude.
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