Pgt di Leggiuno, Introini sulle casette di Ballarate e sulla ciclabile del Lago
Riceviamo e pubblichiamo, in forma integrale, l’intervento del consigliere di minoranza di Leggiuno Stefano Introini e relativo all'ultimo consiglio comunale. Al centro il tema del Piano di Governo del Territorio
Riceviamo e pubblichiamo, in forma integrale, l’intervento del consigliere di minoranza di Leggiuno Stefano Introini e relativo all’ultimo consiglio comunale. Al centro il tema del Piano di Governo del Territorio
E’ un atto doveroso, diciamo pure un atto dovuto, aggiornare lo strumento urbanistico ad opere pubbliche importanti come quelle per il superamento dei passaggi a livello di Sangiano, o almeno in parte, precisiamolo. Quindi aggiornare il PGT per disegnare il percorso della ciclabile del lago che, anche solo come idea, sembra già utile per promuovere il nostro territorio nelle sue potenzialità: il tracciato permette di vedere Leggiuno nel paesaggio più profondo, nell’intimità dei nostri centri storici e poiché in gran parte è già fruibile come camminamento, è quanto mai utile esporre far vedere e registrare nel PGT un progetto di tale ambizione che lega finalmente Santa Caterina a Leggiuno, che palesa il filo conduttore di questo legame in parte inespresso.
In ordine poi alla questione delle nuove casette di Ballarate poiché siamo tutti attenti a contenere il consumo di nuovo suolo, vedi tutti i nostri programmi elettorali, ogni proposta di nuovo intervento su aree libere è bene attenzionarla, discuterla e non darla per scontata.
Osservo quindi, giuste i puntuali e precisi rilievi emersi nella precedente consigliatura, dove veniva proposto un emendamento al provvedimento di adozione proprio a salvaguardia delle iniziative di carattere pubblico stralciando la variante puntuale privata, che non è opportuno e financo corretto, a mio modo di vedere, infilare in un aggiornamento del piano la sistemazione di una pratica edilizia molto privata e specifica. Ricordo che un Consigliere in sede di adozione propose molto costruttivamente di stralciare da questa variante per le opere pubbliche l’intervento privato meritevole di essere ponderato e trattato secondo un percorso, anche di tipo partecipativo, separato; in quell’occasione si proponeva una variante generale.
Nello specifico punto di “variante casette di Ballarate” ricordo a Tutti che il volume previsto con un progetto depositato nel 2007 si è poi esaurito perché il PGT dell’allora Sindaco Adriano Costantini diceva che chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato: in pratica, hai presentato i progetti ma non hai costruito in tempo? Stop resta verde (tessuto consolidato). La logica era quella di non togliere “in corsa” edificabilità ad operazioni già avviate per non incorrerere in possibili richieste di danni e quindi gli si era dato un congruo termine per sfruttare l’edificabilità, una possibilità “a termine” ecco. Non voglio qui tediare oltre con tecnicismi perché non sarebbe corretto facendo peraltro proprio questo lavoro, però mi sembra che le priorità urbanistiche siano ben altre, dal risolvere la questione del punto commerciale o almeno alimentari, al sasso moro, alla viabilità.
Con questa iniziativa infilata nella variante per opere pubbliche si propone l’approvazione di una variante specifica, puntuale e dedicata per resuscitare quella edificabilità cessata e che quindi con una variante più ampia potrebbe essere distribuita ad altri. In pratica senza questa delibera l’edificabilità del 2007 ad oggi, e di tempo ne hanno avuto ben donde, è esaurita, punto.
Qui ora siamo in sede approvativa, alla seconda parte del film, per cui l’aspettativa nel privato si è in gran parte radicata e temo che insistere su profili di inopportunità incompatibilità, bene esposti in sede di adozione e che qui mi sento di condividere a pieno, ci esporrebbe a possibili contenziosi: ricordo infatti quanto riportato in atti ovvero che il Sindaco figura autorità proponente (delibera di giunta n. 9 del 13 febbraio 2021) pur essendo stato fino al 2010 afferente la proprietà.
Ora, considerato che il Sindaco è rimasto lo stesso essendo stato riconfermato, lascio a Lui e alla propria coscienza la responsabilità complessiva e in caso ai Colleghi che se la sentono; pertanto, visto che il Sindaco sta partecipando nonostante tutto ai lavori consigliari di questo punto, ritengo opportuno e lo dichiaro che lascio l’Aula senza partecipare alla votazione, naturalmente con un caro e caloroso saluto.
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