Simone Longhini presidente della commissione attività produttive

Il rappresentante della minoranza, consigliere del Polo della Libertà, è stato eletto nella serata del 25 gennaio con i voti di maggioranza, Polo delle LIbertà e Grande Varese. Lega e Fratelli d'Italia non hanno partecipato al voto

Forza Italia Varese generiche

Alla fine la scelta è stata fatta, la commissione delle attività produttive è stata affidata a un consigliere di minoranza: ad essere eletto presidente è stato Simone Longhini del Polo delle Libertà.

Longhini è stato eletto con i voti della maggioranza e con i voti del Polo delle Libertà e di Grande Varese: la Lega per voce del consigliere Stefano Angei, e Fratelli d’Italia per voce di Salvatore Giordano hanno invece scelto di non partecipare al voto, mentre Stefano Clerici di Varese Ideale era assente dalla seduta.

«Questa è una commissione che si occupa di attività prioritarie della città, il settore del commercio è uno di quelli che insieme alla cultura ha sofferto maggiormente per il covid – è stato il primo commento del neopresidente – Lancio perciò un appello alle forze economiche: la commissione è disponibile di farsi carico delle problematiche che ci verranno segnalate e cercarne una soluzione. Per portare avanti lavoro proficuo chiedo ai consiglieri di fare altrettanto, e dare segnalazioni sui primi oggetti di discussione della commissione».

La prima attività da presidente per Longhini è stata, come da ordine del giorno, quella di presiedere alla nomina del vicepresidente: che è il rappresentante del PD Luigi Miedico, eletto dalla maggioranza con l’astensione della minoranza.

SI E’ CONCLUSA LA QUERELLE DI UNA SETTIMANA: LE REAZIONI

La questione che aveva portato al rinvio della commissione attività produttive, la proposta della maggioranza di una presidenza di commissione, limitata dai veti nei confronti delle forze politiche antigovernative e che aveva avuto come risultato reazioni sdegnate (dalla La Lega, peraltro non direttamente coinvolta nel veto) o più dialogiche (Il polo delle libertà, con la lettera di Boldetti, ma anche da parte dei membri di altre commissioni) hanno portato a più di un a riunione di minoranza, che hanno avuto come risultato un curioso tipo di unanimità: la decisione unanime di dare libertà di scelta ai gruppi, cioè la decisione unanime di non decidere unanimemente.

Il primo risultato è stato quello della commissione attività produttive, ma ragionevolmente non è finita. Sono rimaste in sospeso infatti ancora due posizioni: la vicepresidenza della commissione cultura e la vicepresidenza della commissione politiche giovanili.

«Sento di dare un ringraziamento, da un lato: perchè la maggioranza ha fatto un passo indietro rispetto alla prima proposizione, eliminando i veti: e per questo faccio un ringraziamento a titolo personale – ha commentato in commissione Roberto Puricelli di Grande Varese – Considero però che sia solo l’inizio: non per volere posti particolari ma per avere la possibilità di essere partecipativi o coinvolti. Spero che la condivisione possa essere piu concreta in futuro».

Una posizione ribadita e sviluppata anche dal comunicato del Polo delle Libertà, emesso a pochi minuti dalla commissione, che ha ricordato tra l’altro come la decisione di accettare “vuole essere una dimostrazione di come l’attività amministrativa e politica, anche a livello locale, può essere svolta all’insegna del dialogo e non dei toni urlati e del muro contro muro”, ma da cui il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Giordano si è smarcato totalmente: secondo lui il centro sinistra «Vende questa come una concessione alla minoranza, quando invece è un regalo a Forza Italia».

Di tutto questo in compenso è però soddisfatta l’assessore alle attività produttive, il vicesindaco Ivana Perusin: «È una buona notizia che la commissione Attività produttive sia da oggi pienamente operativa grazie all’elezione del presidente e vice presidente – ha commentato – Bene che si sia arrivati ad una soluzione condivisa con la nomina di un presidente, Simone Longhini, esponente della minoranza. Questo era il senso della proposta dell’amministrazione che guida Palazzo Estense, fatta nel pieno spirito di collaborazione tra forze politiche. Sono contenta che una parte della minoranza l’abbia accolta con favore e si sia raggiunto questo importante risultato. Auguro dunque un buon lavoro a tutta la commissione e ai suoi componenti perchè ci aspettano anni di scelte importanti per la città e sono sicura che la stessa collaborazione dimostrata nella nomina del presidente si potrà portare avanti anche in futuro».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Gennaio 2022
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