Troppa coda per i tamponi, in farmacia a Cuvio arrivano i carabinieri in congedo
Due iscritti all'associazione nazionale carabinieri in congedo hanno assistito i cittadini in attesa del tampone rapido

La fila, il serpentone per arrivare al fatidico “no“ (negativo) o a quel “sì“ (positivo) che invece ferma tutto e tutti.
È cosa nota dunque che la corsa al tampone da settimane – mesi – rappresenta uno degli appuntamenti a cui quasi tutti, oramai, siamo abituati.
Il figlio, il nipotino, l’amico o il vicino di casa, per motivi tra i più disparati, si mettono prima in coda al telefono per prenotare e poi fisicamente, e a distanza, sul posto per eseguire il test.
A volte si formano code piuttosto sostenute, come quanto avvenuto nella mattinata di oggi, lunedì 31 gennaio a Cuvio, quando il serpentone si è allungato fino a quasi coprire per intero due lati del rettangolo che compone il parcheggio della farmacia, tanto che per regolare il traffico delle auto, gli accessi, e il corretto distanziamento delle persone in fila è stato chiesto l’ausilio dell’associazione “Carabinieri in congedo“.
Due associati, con la divisa dell’associazione e con pettorine hanno fatto capolino fra gli utenti per assicurare il corretto rispetto delle regole da mantenere anche durante l’attesa (dal momento che fra i cittadini che si radunano possono essere presenti positivi alla variante Omicron che si diffonde con estrema velocità), quindi mascherina ben indossata e distanziamento.
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