Aggressioni e danneggiamenti sui bus e alle fermate, tre i denunciati dalla Polizia Locale
Corse fermate, autisti aggrediti e pensiline danneggiate come bravata "social". Comune e comando spiegano come si sta intervenendo e lanciano il messaggio: i responsabili vengono perseguiti, anche se minorenni
Tre denunce, per tre diversi episodi. A finire nei guai sono tre ragazzi minorenni, protagonisti di atti di violenza e danneggiamento “intorno” al trasporto pubblico di Gallarate. Sono gli episodi ricostruiti dalla Polizia Locale, nel quadro dell’attenzione alle «intemperanze» registrate sui mezzi pubblici cittadini, soprattutto quelli da e per le scuole
«Gli episodi nell’ultimo mese e mezzo sono stati frequenti e come Polizia Locale siamo chiamati più volte» dice l’assessore Francesca Caruso, intervenendo in conferenza stampa congiunta con Amsc.
«Per contrastarli abbiamo previsto prima un presidio fisso per una intera settimana e poi passaggi saltuari» spiega la delegata alla sicurezza del Comune di Gallarate.
«Un quadro molto complicato da gestire» aggiunge Aurelio Giannini, comandante della Polizia Locale, «soprattutto nelle ore di punta quando i mezzi sono maggiormente carichi». Secondo i vertici del comando di via Ferraris la situazione viene accuratamente monitorata e sta rientrando progressivamente: «La presenza di divise e a volte anche dell’unità cinofila ha avuto effetto deterrente».
A far alzare l’attenzione è stato in particolare l’episodio di aggressione ad un autista impegnato nel servizio all’Isis Ponti in viale Stelvio, che fece anche notizia. In un altro caso – ha ricostruito l’amministratore Amsc Maurizio Zenoni – era stata una passeggera adulta a graffiare un conducente. Ma oltre agli episodi con contatti diretti ci sono state altre situazioni «attenzionate».
L’autobus Amsc fermato in via Magenta
Come nel caso di un episodio avvenuto alla fermata di piazza Monte Grappa (via Magenta prima dell’ospedale). Qui la Polizia Locale è intervenuta dopo un gruppo di studenti avevano avuto un alterco con l’autista, «perché qualcuno aveva tirato il freno di emergenza causando lo stop del mezzo». In questo caso la Polizia Locale ha denunciato un ragazzo alla Procura per i minorenni di Milano, per il reato di interruzione di pubblico servizio (a cui si è aggiunta la denuncia di Amsc).
La pensilina danneggiata a Sciarè in via Olona
Altro episodio contestato dalla Polizia Locale è avvenuto il 13 febbraio a Sciarè, alla fermata di via Olona: un gruppo di ragazzi e ragazze tra 14 e 17 anni si era ritrovato intorno alla pensilina e un ragazzo ha scagliato più volte un carrello della spesa contro la struttura per l’attesa dei passeggeri, facendosi riprendere da un altro amico. «Alcuni del gruppetto si sono “dissociati”, ma la chiamata è arrivata da una residente della zona» spiega il comandante Giannini.
Sul posto la pattuglia ha identificato le persone e acquisito il video: un ragazzo è stato denunciato per danneggiamento, ma in concorso il reato è stato contestato anche all’altro minorenne che ha ripreso la bravata.
Il comandante Giannini nota anche l’atteggiamento dei genitori: «Non che giustificassero ma non prendevano chiaramente le distanze, c’è una tendenza a difendere i figli dando la colpa al gruppo, rifuggendo responsabilità dirette».
“La Polizia Locale fa il suo”
«Sembra che la problematica di stia progressivamente ridimensionando: il fatto che i responsabili di alcuni episodi siano stati individuati è un elemento deterrente» dice il comandante Giannini.
Da un lato è un elemento che viene rivendicato per “raffreddare” lo stato di agitazione tra il personale di Amsc (vedi qui). Dall’altro l’assessore Corrrado Canziani ribadisce che il Comune ha la consapevolezza che «è una questione che tocca non solo gli autisti ma anche i ragazzi che viaggiano sui pullman». Nel senso che a farne le spese sono gli altri studenti messi in difficoltà dallo stop dei mezzi o anche dall’aggressività di alcuni compagni di viaggio (da famiglie delle studentesse del Gadda-Rosselli arriva anche qualche segnalazione di atteggiamenti ai limiti delle molestie).
D’altra parte l’assessore Francesca Caruso chiarisce anche che la Polizia Locale «non ha gli uomini sufficienti per mettere un presidio fisso in ogni capolinea». «Ci è capitato di ricevere chiamate da parte degli autisti il giorno stesso, ma in questo caso bisogna anche considerare che ci sono servizi programmati, non sempre si può modificare l’impiego degli agenti». Come a dire: la Polizia Locale fa il suo, ma non può essere ovunque. D’altra parte l’amministratore di Amsc Zenoni dice che anche i servizi di controlleria con personale esterno stanno dando qualche risultato in termini di “ordine” a bordo e anche di pagamento del servizio.
“Sbatterli in riformatorio”
Per il sindaco Cassani «la violenza sui bus è specchio di quanto avviene in città», con episodi di vandalismo e intemperanze varie, che secondo il sindaco sono «opera di ragazzi, molti di seconda generazione, spesso coperti, anche con passamontagna, che emulano altri baby ganger milanesi», dice Cassani. «Le forze dell’ordine dovrebbero fare forse di più, la magistratura non mi pare intervenga in tempi celeri. Ma siamo fiduciosi che ciò avverrà. Andrebbero sbattuti in riformatorio».
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