Altra beffa per la Pro Patria: il Legnago agguanta il pareggio nel finale
Al gol di Piu risponde Contini, che al 87’ regala l’ennesima beffa amara per i tigrotti, fermati dall’ultima in classifica. Per la Pro Patria, scivolata nuovamente in zona playout, è il quattordicesimo pari
Questa stagione Pro Patria fa rima con beffa. Due parole che in realtà formano una rima tutt’altro che ricca, sia dal punto di vista morfologico che semantico. La rima, al contrario, è poverissima, come il bottino portato a casa questa sera contro il Legnago ultimo in classifica: appena un punticino. (Foto Roberta Corradin)
Ancora una volta a pochi minuti dalla fine del match ai tigrotti di Busto Arsizio non resta che ingoiare un boccone amarissimo come il gol di Contini, che al 87’ è riuscito ad agguantare grazie a un colpo da biliardo il pareggio per il Legnago dopo il vantaggio di Piu nel recupero del primo tempo.
Una zampata degna di nota, quella numero 27 bustocco, nata da un colpo di tacco volante di Stanzani. La rete, tuttavia, non ha permesso alla Pro Patria di portare a casa il massimo risultato, quello che serviva per provare a dis-iscriversi il prima possibile dalla bagarre salvezza. A tradire i tigrotti, per la seconda volta di fila, uno sfortunato Molinari, autore mercoledì del (al quanto dubbio) fallo da rigore contro la Juventus e oggi di una svirgolata col piede macino che di fatto si è rivelata una sorta di assist indiretto per l’attaccante in prestito dal Cagliari.
Nel mondo dell’algebra e della matematica, un punto vale sempre un punto. È vero, ma se quello di domenica scorsa a Bolzano contro la capolista Sudtirol – caduta oggi per la prima volta in stagione – aveva dato segnali di compattezza, questa sera, in casa e contro l’ultima della classa, ha mostrato ancora una volta la fragilità emotiva della squadra, recuperata a pochi minuti dal triplice fischio.
FISCHIO DI INIZIO – Per la seconda volta in meno di un mese a sedersi sulla panchina della Pro Patria è Massimo Sala, vice di Prina – squalificato per due turni dopo aver aver ingoiato mercoledì un rospo (il rigore alla Juve) senza essersi morso la lingua. Il duo Sala-Prina alla vigilia aveva detto che quella contro il Legnago sarebbe stata una partita diversa rispetto alle trasferte di Bolzano e Alessandria e per questo motivo apportano qualche modifica nell’undici titolare. In difesa, sulla destra rientra Sportelli, Boffelli nel mezzo e Molinari (destro) adattato a sinistra. Sulle fasce i soliti Pierozzi e Galli, mentre a centrocampo dopo quasi due mesi da regista Nicco lascia la cabina di regia a Fietta, a completare il terzetto in mediana il giovane-veterano Ferri. Attacco “leggero”, che leggero in realtà non è, Stanzani-Piu: tecnica e fantasia al potere.
Il Legnago di Serena si presenta allo Speroni ancora senza vittorie nel 2022 ma reduce dal buon pareggio all’Euganeo contro il Padova. Il tecnico ex Juve, Parma e Inter – nel palmares tre Coppe Italia da calciatore – conferma il passaggio dal tridente al 4312, modulo che vede Giacobbe giocare sulla trequarti dietro le due punte Buric-Contini. Per la “Salus” novità tra i pali: a indossare i guantoni dal primo minuto è Corvi, vista l’indisponibilità del titolare Enzo. A centrocampo invece tre dighe per impedire l’assalto alla difesa grazie ai muscoli e all’esperienza di Lollo, Yabre e Paulinho.
PRIMO TEMPO – I primi quarantacinque minuti sono quelli di una partita sporca, giocata da due squadre che hanno paura di perdere una gara fondamentale per la salvezza. Il Legnago ha un baricentro molto basso, a pieno sostegno della difesa. La Salus accenna appena a qualche contropiede e tutte le transizioni si fermano sempre dal limite dell’area con tiri troppo centrali e facili per Caprile.
Meglio la Pro Patria, che ad ogni modo non brilla ma almeno costruisce trame senza mai subire davvero le iniziative degli avversari. Le occasioni nascono principalmente dalla fascia destra dove a spingere c’è il solito trenino Pierozzi, il cui destro spesso impensierisce con traversoni orizzontali in area. Il vantaggio bustocco, tuttavia, arriva da (centro)sinistra, al primo vero squillo verticale: in pieno recupero Galli fa partire un cross a tagliare l’area, Stanzani si inventa un colpo di tacco al volo che “ruba un tempo di gioco” e serve di prima Piu a circa cinque metri dalla porta, l’attaccante stoppa di petto, mette giù il pallone e non sbaglia. Si va dunque negli spogliatoi sul risultato di 1 a 0 per la Pro Patria in virtù del vantaggio firmato dall’Ex Empoli, un gol che rompe un digiuno per i tigrotti di ben 180 minuti senza reti, ai quali andrebbero aggiunti i quarantacinque odierni. Un gol pesante anche per Piu: il primo del 2022.
SECONDO TEMPO – Serena sa che, per quello visto nel primo tempo, il Legnago ha serie difficoltà ad affacciarsi nella metà campo avversaria e infatti effettua nei primi 15 minuti della ripresa subito tre cambi: Antonelli entra per Giacobbe al 46′, mentre l’ingresso al 56′ di Rossi e Sgarbi permette ai veneti di sfoggiare nuovamente il tridente.
La partita cambia e lo si percepisce fin dai primi minuti del secondo tempo. Al 47′ Contini da una punizione pennella un cross per lo stacco imperioso di Gasparetto ma il colpo di testa del difensore di stampa sul palo. Al 66′ sono invece i riflessi di Caprile a dire di no a Contini, sui piedi del quale arriva un pallone ghiotto nel cuore dell’area, segno che gli ospiti non sono domati, solo imprecisi. Dal canto suo la Pro Patria avrebbe l’occasione per chiudere la partita al 72′ grazie a un altro lancio verticale, questa volta è il filtrante alto è per Nicco – che non essendo più registra può provare qualche incursione. Il numero 10 si ritrova a “tu per tu” con Corvi, difetta però nel primo controllo e a quel punto la visuale nello specchio dello porta è completamente coperta dall’estremo difensore.
Il pareggio, come già scritto, arriva nel momento decisivo del match, a pochi istanti dalla segnalazione del recupero. Molinari svirgola con il suo piede debole (dazio da pagare per averlo spostato a sinistra) e la pezza è peggio della toppa perché è un regalo al Legnago, che capisce che è quello il momento: ora o mai più. Contini segna un gol calibrato al millimetro ed evita per la Salus la diciassettesima sconfitta stagionale, imponendo invece ai tigrotti la regola della X, la quattordicesima stagione. Una X, quella del pareggio, che sa anche di croce perché i punti persi da situazioni di vantaggio sono tanti. Sarebbe bastato poco per poter guardare oggi la classifica da punto di vista differente ma con i Se e i Ma la storia non si fa. Rimane ancora una volta solo l’amaro, parola che come un ritornello, è stata citata anche questa sera nel post-partita da Sala e da Stanzani.
Sala deluso dopo il Legnago: “Pagato caro un errore. Serve più coraggio”
AURORA PRO PATRIA 1919 – F.C. LEGNAGO SALUS 1 – 1 (1 – 0)
Marcatori: 46′ p.t. Piu (PPA); 42′ s.t. Contini (LEG).
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 5 Molinarii; 11 Pierozzi (23′ s.t. 17 Vezzoni), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri (43′ s.t. 8 Brignoli), 3 Galli (23′ s.t. 21 Colombo); 7 Stanzani (43′ s.t. 30 Castelli), 27 Piu (23′ s.t. 9 Parker).
A disposizione: 12 Mangano, 22 Bergamo, 2 Vaghi, 4 Saporetti, 23 Ghioldi, 24 Giardino, 31 Caluschi. All. Sala (Prina squalificato).
F.C. LEGNAGO SALUS (4-3-1-2): 1 Corvi; 44 Maggioni (12′ s.t. 3 Rossi), 30 Gasparetto, 6 Bondioli, 2 Ricciardi; 23 Lollo, 8 Yabre (28′ s.t. 9 Alberti), 10 Rolim De Genova (12′ s.t. 11 Sgarbi); 26 Giacobbe (1′ s.t. 4 Antonelli); 18 Contini, 29 Buric (27′ s.t. 21 Gomez).
A disposizione: 90 Rossini, 5 Pellizzari, 7 Lazarevic, 14 Stefanelli, 16 Bruno, 17 Salvi, 20 Zanetti.
ARBITRO: Luigi Catanoso di Reggio Calabria (Franck Loic Nana Tchato della Sezione di Aprilia e Antonio Junior Palla della Sezione di Catania. Quarto Ufficiale Gabriele Restaldo della Sezione di Ivrea).
Angoli: 1 – 2.
Recupero: 1′ s.t. – 4′ s.t.
Ammoniti: Giacobbe, Bondioli, Antonelli (LEG); Galli, Nicco (PPA).
Espulsi: Alberti (LEG) al 45′ s.t. per fallo a palla lontana su Colombo.
Note: Serata fresca e ventilata. Terreno di gioco in buone condizioni.
Leggi anche: https://www.varesenews.it/2022/02/pagelle-pro-patria-lasse-stanzani-piu-illude-svirgolata-rovina/1433127/
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