Ascom dice “no“ alla zona a traffico limitato di Bisuschio
L’associazione commercianti ribadisce il parere negativo alla Ztl già messo nero su bianco nel luglio del 2020. Appello al Comune: "Troviamo insieme una soluzione che non può essere la chiusura del centro storico"
«Escludere l’attivazione di Zone a traffico limitato che risulterebbero incompatibili con la realtà socio economica locale del centro di Bisuschio, determinandone soltanto un ulteriore isolamento».
Era la richiesta datata 28 luglio 2020, firmata a nome di Confcommercio Ascom Varese dal presidente Giorgio Angelucci, contenuta nelle osservazioni alla variante di Pgt. Una posizione chiara, netta, a tutela nei negozi di prossimità, ribadita ora, e a maggior ragione con forza, davanti alla decisione dell’amministrazione comunale di procedere alla pedonalizzazione del centro storico, una volta terminati i lavori di restyling della piazza.
Dalla parte dei negozianti
Il vicepresidente di Ascom Varese Antonio Besacchi si schiera senza se e senza ma dalla parte dei commercianti di Bisuschio che in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce di assoluta contrarietà: «L’istituzione della Ztl, dopo i durissimi mesi della pandemia, ci darà il colpo di grazia». Questo il timore dei negozianti che lunedì sera non faranno mancare la loro presenza all’assemblea pubblica di confronto con il sindaco Giovanni Resteghini. Saranno presenti anche i rappresentanti di Confcommercio che faranno sentire la loro voce.
Lunedì sera presenti
«La nostra posizione è chiara da tempo. Andremo per ascoltare le ragioni del primo cittadino e per ribadire le nostre. Confidiamo nella possibilità di instaurare un dialogo costruttivo con l’amministrazione, nella ricerca di una soluzione che possa accontentare tutte le parti in causa. Le modifiche viabilistiche sono dettate dalla necessità di liberare dall’inquinamento il nucleo storico di Bisuschio? Bene, ma il rimedio non può essere un intervento così drastico che porterebbe enormi svantaggi alle attività che operano nel centro storico del paese».
Le piazze devono vivere
Insomma, massima disponibilità da parte di Ascom Varese a sedersi attorno a un tavolo. «Siamo certi che il capo della giunta terrà in seria considerazione la grande preoccupazione dei negozianti. Del resto il sindaco sa quale sia il valore sociale del commercio di prossimità e conosce le ovvie e drammatiche conseguenze che la chiusura di altre attività porterebbe con sé. A pagarne il prezzo sarebbe l’intero paese che si troverebbe a non avere più la linfa necessaria a fare vivere il cuore pulsante di Bisuschio. Sì, perché il contributo di noi commercianti alla sopravvivenza delle nostre piazze, e perciò delle nostre città, è fondamentale».
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Ricordo che tanti e tanti anni fa quando a Varese fu chiuso al traffico Corso Matteotti, i negozianti si lamentarono non poco. Col senno di poi la decisione si è rivelata vincente. Certo Bisuschio non è Varese ma probabilmente si potrebbe trovare un compromesso che salvi capre e cavoli.