Bimbo cadde dalla finestra della scuola a Busto Arsizio, archiviazione per dirigente e insegnante
Il fatto avvenne il 3 aprile del 2019 all'interno della scuola elementare di Sant'Anna. Disposta l'archiviazione del procedimento per lesioni colpose
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, Piera Bossi, ha disposto l’archiviazione del procedimento per lesioni colpose nei confronti della maestra di sostegno C.L. (difesa dall’avvocato Cecilia Casiraghi) e della dirigente scolastica Cristina Boracchi (difesa dall’avvocato Riccardo Stucchi) per la vicenda dell’alunno che il 3 aprile 2019 cadde dalla finestra della scuola elementare di Sant’Anna provocandosi ferite al braccio.
Cade da una finestra della scuola, bimbo di 7 anni ferito ad un braccio
Nel dispositivo il giudice specifica che «pur emergendo profili di condotta censurabili in capo alle indagate, tale valutazione non è sufficiente ne idonea a definire una responsabilità penale nei loro confronti per carenza eziologica relativa all’evento lesivo. Per fare ciò occorrerebbe poter sostenere, oltre ogni ragionevole dubbio qualora fosse stato adottato il cosiddetto comportamento alternativo lecito il bambino non si sarebbe provocato le lesioni personali gettandosi dalla finestra dell’aula scolastica».
Per il Tribunale, dunque, «non è possibile sostenere che le lesioni del bambino siano certamente conseguenza di una negligente custodia ed organizzazione scolastica rispettivamente ascrivibile all’insegnante di sostegno ed alla dirigente, entrambe titolari di una posizione di garanzia nei confronti dell’alunno».
Il giudice sgombra anche il campo dal dubbio che l’insegnante si fosse assentata dall’aula, «per la semplice ragione che, se cosi fosse stato, la stessa non sarebbe nemmeno stata in grado di afferrare il piccolo, in un estremo (ma vano) tentativo salvifico».
Infine la Bossi si concentra sulla questione dei banchi appoggiati vicino alla finestra: «Quand’anche non ci fossero stati banchi sotto la finestra, e quand’anche la stessa fosse stata chiusa, non si può escludere che l’evento non si sarebbe verificato comunque».
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