Busto Arsizio mette a disposizione casa don Lolo per i profughi ucraini

A disposizione alcuni appartamenti all'interno dell'edificio di viale Stelvio già usato in passato come alloggio di emergenza. L'amministrazione comunale vuole costruire una rete di aiuto

casa don lolo busto arsizio

Il Comune di Busto Arsizio si attiva in maniera concreta per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina e lo fa grazie alla disponibilità di casa don Lolo, un edificio in viale Stelvio che in passato è stato utilizzato dalla parrocchia come alloggio di emergenza per famiglie senza un tetto sulla testa e poi come appartamenti di appoggio per i medici che sono venuti a lavorare a Busto Arsizio durante l’emergenza Covid.

La casa ora è disponibile e l’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni, insieme al sindaco Emanuele Antonelli, si sono attivati con l’Asst Valle Olona, la Regione e la Parrocchia di San Giuseppe per riconvertirla, per tutto il tempo necessario, all’accoglienza di famiglie sfollate dalle zone in cui si combatte in Ucraina.

Perchgè questa accelerata? «Da giorni sto ricevendo chiamate e segnalazioni di famiglie che sono in viaggio e che stanno arrivando proprio a Busto Arsizio perchè qui hanno un famigliare che lavora» – spiega Paola Reguzzoni. Anche se il quadro non è ancora definito, dal punto di vista procedurale, è necessario incanalare questo flusso di persone sin dall’inizio per evitare che vaghi sul territorio senza un punto di riferimento

In realtà il sindaco Emanuele Antonelli ha già avvisato la Prefettura e la Questura e dai rappresentanti del Governo sul territorio ha ottenuto rassicurazioni: «Ci aspettiamo a breve una circolare del Ministero dell’Interno che stabilisca un corridoio umanitario e un percorso preciso per la richiesta dello status di rifugiato politico per queste persone» – ha detto il sindaco.

Oltre alla casa di Don Lolo, l’amministrazione sta attivando anche un tavolo col terzo settore per creare una struttura di sostegno a queste famiglie ma indicazioni più precise verranno date nei prossimi giorni: «Ci stiamo preparando per dare la migliore accoglienza possibile e siamo già in stretto contatto con don Giuseppe Tedesco che sta portando una decina di profughi, tra i quali diversi bambini, in Italia e Aubam con tutte le famiglie che ogni anno ospitano bambini e ragazzi ucraini attraverso i progetti di solidarietà».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Febbraio 2022
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