Comune di Varese e Protezione Civile al lavoro per aggiornare il Piano delle emergenze
Nelle prossime settimane Palazzo Estense, con la Prociv, proseguirà con il lavoro di revisione e aggiornamento del documento

Il Comune di Varese ha avviato la revisione del Piano della Protezione civile. Ieri sera – mercoledì 16 febbario – si è svolto uno degli incontri operativi con i volontari della prociv varesina. Occasione in cui sono stati consegnati anche i riconoscimenti per il lavoro svolto in questi anni di pandemia. Sono tantissimi infatti i servizi che i volontari hanno compiuto, dall’attività al centro vaccinale della Schiranna fino alla consegna a domicilio della spesa per le persone anziane nei mesi più difficili dell’emergenza.
Nelle prossime settimane Palazzo Estense, attraverso il nucleo della Protezione civile, proseguirà con il lavoro di revisione e aggiornamento del piano delle emergenze. Un documento importantissimo per essere sempre pronti di fronte ad ogni situazione, da quelle ambientali come le alluvioni e fino appunto a quelle sanitarie, passando dagli incendi e dal soccorso alla popolazione in caso di emergenza.
Dopo la prima fase di redazione interna il Piano sarà poi condiviso anche all’esterno con tutti gli enti e realtà che sono attive in caso di emergenza. In seguito il documento sarà condiviso con l’intera popolazione varesina attraverso dei momenti partecipativi. Infine il passaggio in Consiglio comunale per l’approvazione finale.
«Gli uffici nella Dacia di Villa Baragiola sono al lavoro per completare questa prima fase del nuovo Piano della Protezione civile – spiega l’assessore Raffaele Catalano – ieri sera abbiamo presentato ai volontari una prima bozza del documento che ora verrà condiviso man mano con tutti i varesini. Si tratta di un Piano strategico che è importantissimo perché disciplina i comportamenti e le azioni di ciascuno in caso di emergenza. Si tratta dunque di lavorare sulla sicurezza a partire da chi è deputato ad intervenire fino alla comunicazione al cittadino e ai comportamenti da tenere in caso di necessità. La pandemia, ma anche alcuni fenomeni climatici estremi, ci hanno insegnato quanto sia importante essere sempre pronti. Un lavoro che già svolgiamo ma è utile aggiornare i piani operativi con il cambiare anche degli scenari».
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