Cresce l’attività dell’oculistica all’ospedale di Varese grazie a un nuovo microscopio e due specialisti in più
Nel 2021 ha superato i 600 interventi di vitrectomia, attestandosi come uno dei principali centri in Italia per questa complessa casistica
Nel 2021, l’oculistica dell’ospedale di Varese ha superato i 600 interventi di vitrectomia, attestandosi come uno dei principali centri in Italia per questa particolare e complessa casistica.
L’arrivo di un nuovo microscopio operatorio di ultima generazione, che presto sarà affiancato da un secondo, e di due nuovi oculisti, specializzati proprio nella chirurgia della retina che sono andati ad affiancare il team, ha infatti permesso di ampliare la gamma di interventi offerta, dalla chirurgia per distacco di retina a quella della macula, dal trattamento della retinopatia diabetica a quello degli emovitrei, fino alla gestione dei traumi oculari.
«Il nuovo microscopio operatorio con sistema 3D ed OCT integrato, in arrivo -spiega il primario Paolo Radice – offrirà importanti vantaggi anche nell’insegnamento e quindi al lavoro del Prof. Simone Donati nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Oculistica dell’Università dell’Insubria».
Novità ci sono anche nella chirurgia del glaucoma, che prevede l’utilizzo di tecniche mini-invasive, grazie all’arrivo in reparto, di uno dei maggiori esperti nazionali del settore, il Prof. Roberto Carassa che affiancherà il Dott. Maurizio Digiuni nella gestione dei casi più complessi.
Triplicata anche l’attività correlata alle iniezioni intravitreali per la cura delle maculopatie: l’acquisto del flusso laminare ha permesso di trattare in piena sicurezza in ambulatorio tutti i pazienti affetti da maculopatia essudativa riducendo i tempi di attesa, migliorando la prognosi e liberando spazi operatori che sono utilizzati per la cura di altre patologie: «Si tratta di una sorta di cappa – spiega il Dott. Radice – che crea un flusso di aria sterile intorno alla testa del paziente, consentendoci di procedere alle iniezioni in piena sicurezza, esattamente come se fossimo in una sala operatoria».
A completare il quadro, sul fronte dell’attività ambulatoriale, il 2021 si è chiuso con oltre 53 mila prestazioni erogate, il 38% in più rispetto al 2020. Nello specifico, le prime visite sono state oltre 15mila (+30%) e la chirurgia a bassa intensità (cataratte) quasi 3mila, ovvero più del doppio rispetto al 2020.
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