Chi ha imbrattato la croce sul Poncione andrà a ridipingerla. Il messaggio di Max Laudadio colpisce nel segno

L'inviato di Striscia la notizia, da anni attivo sul territorio con l'associazione On, ha ha annunciato che uno degli autori delle scritte lo ha contattato, si è scusato e si è impegnato a rimediare al danno

Associazione On varie

“Tutti possono sbagliare e il perdono è un diritto di tutti”. Così, citando questa frase di Papa Francesco, nei giorni scorsi Max Laudadio e l’associazione On avevano teso una mano agli autori delle scritte che deturpano la base di ferro della croce sulla cima monte Poncione, sulla dorsale tra la Valganna e la Valceresio. E il messaggio ha colpito nel segno.

Questa mattina Max Laudadio, che da anni vive a Cuasso al Monte ed è molto attivo sul territorio con l’associazione On, ha annunciato che uno degli autori delle scritte lo ha contattato, si è scusato e si è impegnato a rimediare al danno.

Le scritte erano state scoperte alcuni giorni fa, quando con alcuni volontari Laudadio era salito al Poncione per alcuni lavori si manutezione. «Purtroppo però, qualche “gentile artista” ha voluto firmare la sua base senza sapere che, in vetta, una telecamera immortala animali e graffitari», aveva scritto sulla sua pagina Facebook, aggiungendo: «Non denunciamo se arrivano le scuse, anche non pubbliche, ai volontari che da anni lavorano per custodirla e manutenerla, e gli artisti si uniscono a noi per verniciarla. Tutti possono sbagliare e il perdono è un diritto di tutti».

«Lo abbiamo fatto perché crediamo nei ragazzi, nella loro capacità di fare grandi gesti, nella loro potenzialità di poter diventare uomini migliori di noi. Ma non solo, anche perché, Papa Francesco continua ad esortarci nel portare avanti la pace abbandonando le guerre, anche quelle più piccole che nascono tra i singoli, riconoscendo il perdono non come un regalo da donare ma come un diritto di chi sbaglia».

Oggi la bella notizia: «E’ successo quello che nel mio cuore speravo si realizzasse, e sono molto felice – ha raccontato Max Laudadio – Con grande meraviglia, posso comunicare che “il vandalo” mi ha scritto, si è scusato e ha chiesto di poter rimediare riverniciando la croce. Voglio veramente ringraziare questo ragazzo, per il suo gesto, il suo coraggio, la sua capacità di riconoscere l’errore e la sua volontà di impegnarsi nel sistemare le cose. Grazie perché oggi questo giovane mi ha insegnato molto, mi ha confermato che la gentilezza smuove le anime che sembrano impenetrabili, e che solo applicandola ovunque si possono raggiungere obiettivi ambiziosi come lo è la pace. Grazie perché mi sono commosso. Grazie, perché da oggi cercherò ancora di più di ascoltare i giovani, loro sono il nostro futuro ma, in casi come questo, diventano la nostra luce».

Associazione On varie

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Pubblicato il 15 Febbraio 2022
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Commenti

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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Ma non è che il responsabile si è pentito del suo gesto solo dopo aver saputo della telecamera che ha ripreso l’autore della bravata? Come disse Andreotti a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

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