L’incendio sui monti di Gambarogno causato dal fuoco di un bivacco, fermati due giovani
Mentre i pompieri svizzeri e italiani stanno ancora estinguendo le fiamme, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale hanno stretto il cerchio attorno a due cittadini svizzeri accusati di incendio colposo

In seguito all’incendio boschivo sviluppatosi sui monti di Gambarogno (alpe di Neggia) nelle prime ore di domenica 30 gennaio, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale hanno subito avviato le indagini per risalire ad eventuali responsabili dell’innesco. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire le probabili cause e sono stati individuati, fermati e interrogati un 26enne e un 28enne, entrambi cittadini svizzeri residenti oltre San Gottardo.
In base agli approfondimenti coordinati dalla Polizia cantonale e svolti in collaborazione con la Polizia del canton Svitto, all’origine del rogo vi sarebbe infatti un fuoco acceso durante un bivacco notturno nella zona dell’alpe di Neggia che i due giovani ritenevano di aver spento completamente prima di coricarsi. La principale ipotesi di reato è quella di incendio colposo. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Simone Barca.
LE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO CONTINUANO

Le operazioni di spegnimento del vasto incendio boschivo sono preseguite per tutto il giorno. Il vento forte che soffiava sulla zona ha causato alcune riaccensioni malgrado il continuo “bombardamento” dei cinque elicotteri svizzeri. Nel pomeriggio qualche attimo di apprensione per una riaccesione sulla linea di confine ma grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco italiani, dei volontari antincendio della comunità montana del Verbano e dei pompieri svizzeri si è evitato che le fiamme prendessero il crinale italiano. Anche questa notte prosegue il monitoraggio da parte del nucleo S.A.P.R (Sistemi Aeromobile a Pilotaggio Remoto) dei vigili del fuoco che stanno supportando anche i colleghi elvetici. Alle prime luci dell’alba è prevista la ripresa delle operazioni di spegnimento.
Si ricorda che, dato il persistere del tempo secco e in ragione dello stato della vegetazione col rischio concreto di provocare incendi di bosco nonché ingenti danni per la popolazione e l’ambiente, da giovedì 13.01.2022 è in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto.
Si ribadisce inoltre che fino a nuovo avviso la frazione di Indemini e tutta l’area interessata dalle operazioni di spegnimento restano non accessibili per questioni di sicurezza.
Il confine tra Italia e Svizzera “caduto” per lottare contro l’incendio del Monte Gambarogno
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