Una mostra su Borsano che accolse i Giuliani e Dalmati. Busto Arsizio celebra il Giorno del Ricordo
Il quartiere accolse 200 profughi provenienti dai territori dell'Istria e della Dalmazia e ogni 10 febbraio il Comune, insieme agli studenti, ricorda le vittime delle Foibe e dell'esodo
Busto Arsizio non dimentica le vittime delle foibe e la tragedia dell’esodo di oltre 250.000 italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Come sempre, le iniziative del Giorno del Ricordo, che ricorre giovedì 10 febbraio, si svolgeranno a Borsano, quartiere che accolse gli esuli, in collaborazione con la parrocchia SS. Pietro e Paolo.
In quella zona della città, infatti, a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60 vennero accolti circa 200 esuli giuliani e dalmati che trovarono qui una seconda vita. Per loro vennero realizzate alcune palazzine che ancora oggi ospitano, in minima parte, i discendenti. Negli anni successivi, infatti, vennero accolti altri italiani di rientro dalla Libia o dall’Europa orientale.
Negli anni il quartiere è diventato il luogo della celebrazione del Giorno del Ricordo e ogni anno, davanti alla statua di San Biagio, si tiene una delle cerimonie che ricordano il drammatico eccidio delle Foibe per mano del regime comunista di Tito e l’esodo della popolazione di origine italiana.
Gli appuntamenti del Giorno del Ricordo 2022 a Busto Arsizio
Alle ore 9.30 si terrà una breve commemorazione davanti alla statua di san Biagio che si trova nella piazzetta intitolata a don Emerico Ceci, sacerdote, educatore, storico di origini istriane che si prodigò per gli sfollati.
Alle 10.00 negli spazi della casa della Salute (via San Pietro) è in programma un momento di approfondimento curato dalle scuole che fanno parte del tavolo “La storia ci appartiene”, in particolare dei licei Crespi e Candiani Bausch.
L’evento, intitolato “Borsano: il ricordo di un esodo e di una città che accoglie”, consisterà in proiezioni, letture drammatizzate e presentazioni a cura degli studenti del Crespi, guidati dalle professoresse Anna Ferrario e Daniela Rizzo.
Tra i lavori anche un’intervista a Bruna Paoli, residente dal 1967 nel villaggio Giuliani Dalmati a Borsano, testimone diretta della tragedia delle foibe.
Al piano terra dell’edificio sarà esposta la mostra “L’architettura a servizio della città: il passato e il presente del quartiere di Borsano” realizzata dagli studenti del Candiani con la supervisione della professoressa Anna Fumagalli.
Venerdì 11 febbraio, ore 11.00 parco Foscolo, cerimonia di piantumazione di un ulivo in memoria di Giovanni Palatucci, Questore reggente di Fiume, Giusto tra le nazioni, morto a Dachau il 10 febbraio 1945 .
Dal 10 al 12 febbraio nella sala Monaco della Biblioteca Roggia saranno esposti libri e documenti tratti dalla bibliografia dedicata alla ricorrenza.
Alcune testimonianze raccolte negli anni da Varesenews
Villaggio Giuliani e Dalmati: da ghetto a casa di tutti
Bruna Paoli: “Mio padre morì nelle foibe, da 50 anni Busto è la mia città”
I cuori senza frontiere dei Giuliani e Dalmati
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