Nel 2022 Samarate assumerà 11 dipendenti comunali, ma ne servirebbero 30

In commissione si è discusso a lungo sugli uffici in cui assumere, visto che tutti sono sguarniti di personale

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Nella commissione Bilancio di ieri sera, martedì 1 febbraio, di Samarate, si è discusso della possibilità di assunzioni del Comune che, ormai da un anno, è in affanno: a inizio 2020 il comune aveva a disposizione 85 dipendenti, entro il 2023 ne perderà 29 tra pensionamenti e dimissioni.

Il tema è più che discusso da un anno a questa parte, al punto che gli stessi dipendenti comunali a fine luglio sono scesi in piazza per manifestare disagio e preoccupazione riguardo la loro situazione lavorativa, sempre più precaria.

Nella sua intervista di fine anno, il sindaco Enrico Puricelli ha fissato come priorità nel 2022 l’assunzione di personale, per portare nuove risorse all’ufficio tecnico, tributi, all’anagrafe con l’assunzione di circa 6-8 persone.

La perdita di dipendenti

A presente il quadro della situazione l’assessore al Bilancio, Luciano Pozzi, dopo che nel 2020 e nel 2021 la modifica nata due anni fa ha impedito all’ente di assumere: «Saremmo in una situazione critica se non si dovesse assumere per tutto il 2022. Ma faremo in modo che non sia così: dobbiamo pensare alle sostituzioni o integrazioni delle persone».

«Il numero dei dipendenti comunali è da 75 (nel 2019) a 69 (2020), fino ad arrivare 58 al 2021 e nel 2022 potrebbero scendere a 46, se non assumessimo», ha affermato Pozzi, elencando poi gli uffici in cui sono state segnalate delle carenze di personale, per un totale di 30 persone da assumere: 6 alla polizia locale, 5,5 ai lavori pubblici e ecologia, servizi sociali-istruzione e biblioteca 4, nido 5 educatori (nel caso si riportasse la gestione al comune), ragioneria 1,  3 alla segreteria, demografici e Urp, 4 alle risorse umane e tributi e, infine,  3 all’urbanistica.

Ma qual è la capacità assunzione del Comune? «Abbiamo 3200mila euro come spesa secondo i calcoli dell’assessore, che permetterebbe di assumere 10-11 persone a tempo pieno; bisogna dare delle priorità e valutare dove intervenire prima per coprire i posti». Con questa possibilità, rimarrebbero scoperti 20 posti.

«L’amministrazione si è data una priorità in questa scala? Mi sembra che molto sia stato esternalizzato, riducendo le entrate del comune», ha chiesto la consigliera d’opposizione Rossella Iorio, insieme al collega Tiziano Zocchi, che ha chiesto alla maggioranza di stabilire un metodo.

Proponendo di stilare un elenco condiviso, il consigliere con delega a Bilancio Leonardo Tarantino ha posto come discrimine la scelta tra ciò che si ha la premura di gestire internamente e tra ciò che si può esternalizzare.

Dopo un discusso dibattito tra maggioranza e minoranza sulla decisione degli uffici da privilegiare (che si è protratto a lungo, al punto che la commissione ha rischiato di incartarsi, concludendosi senza aver intavolato una discussione sulle assunzioni) Iorio ha incalzato: «Non si può aspettare ancora a lungo per scegliere dove assumere. Diteci chiaramente quale sono le attività che volete portare avanti nei prossimi tre anni». «Noi vogliamo puntare su tutti gli uffici – ha risposto Pozzi – e vogliamo trovare un percorso che ci consenta di far funzionare qualunque ufficio», sia esternalizzando sia mantenendo la gestione interna; ha poi sottolineato gli uffici che per lui hanno bisogno di un’attenzione in più: urbanistica, lavori pubblici e tributi.

Pur sperando di ricevere almeno una sollecitazione sulle scelte del personale, alla fine Tarantino ha espresso le sue “preferenze”: «Io penso che abbiamo davanti degli anni in cui dobbiamo spendere i soldi del Pnrr e non possiamo pensare di affrontarli con un ufficio lavori pubblici sguarnito. Così come il settore dell’urbanistica, viste le pratiche del bonus 110%, un ufficio difficilmente esternalizzabile». Così come un ufficio tributi più strutturato, dei servizi sociali per portare l’ufficio ai livelli degli anni scorsi e per avere «un lavoro di continuità».

«Le altre possono venire dopo, ma necessitano comunque delle soluzioni», ha concluso.

Il problema del nido comunale

La difficile situazione dei dipendenti comunali ha investito anche l’asilo nido comunale, il Nidondolo, per cui si è valutata l’opzione di esternalizzare una classe (quella dei piccoli) all’azienda speciale 3SG di Gallarate in modo di far fronte alla riduzione delle educatrici.

«L’amministrazione vuole che si arrivi ad accogliere 42 bambini (il massimo della capienza, ora ce ne sono 33), come si fa? Non ritengo possibile assumere 5 persone internamente, ma noi non vogliamo che si protragga questa situazione critica», il commento di Pozzi.

L’idea del Movimento 5 stelle e delle educatrici, che è stata avanzata in settimana, è ribaltare l’attuale situazione del nido «organizzato a bolle», che vede l’esternalizzazione di una sola classe (i piccoli), mentre i medi e i grandi sono rimasti con le educatici comunali. Alessio Sozzi, il neo-consigliere comunale che ha preso il posto di Fortunato Costantino (dimessosi recentemente), ha portato sul tavolo la proposta.

Il piano del M5S per salvare il nido di Samarate dall’esternalizzazione

Tarantino ha poi affrontato il tema delicato del nido, prima solo in termini generici sulla classe data in gestione a 3SG («Da quando c’è la sezione gestita esternamente, io non ho sentito di file di genitori lamentarsi del servizio. Vuol dire che ci sono delle soluzioni non sempre pubbliche per cui è andata bene. Bisogna affrontare la realtà e gestirla al meglio»), per poi essere più lapidario, una volta esternate le sue “preferenze” oggettive nelle 10-11 assunzioni da fare: «Se abbiamo 11 assunzioni è chiaro che il nido rientrerà in quelle esternalizzabili, se mancano 30 persone ce ne giochiamo 5 delle 11 persone che possiamo assumere sul nido?».

Settimana prossima ci sarà una commissione apposita dedicata al nido.

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 02 Febbraio 2022
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