Nel distretto di Tradate arriva l’infermiere di famiglia, per la presa in carico sociosanitaria a domicilio

Il servizio di infermiere di famiglia dell'Asst Sette Laghi parte con la Casa di Comunità di Tradate. È limitato ai comuni del Distretto di Tradate. È possibile richiedere il servizio al PUA

distretto tradate

Dodici infermieri per la presa in carico a domicilio. È partita, nella Casa di Comunità di Tradate, l’esperienza dell’infermiere di Famiglia dell’Asst Sette Laghi. L’azienda aveva assunto 72 figure professionali per il ruolo ma, poi, la campagna vaccinale ne ha rallentato l’ingresso nel nuovo modello territoriale definito dalla riforma della sanità. 

Da oggi, i 12 infermieri, con una formazione centrata sulla presa in carico domiciliare, sono entrati nell’equipe della prima casa di comunità della Sette Laghi. Il loro compito, però, è un po’ differente dall’infermiere che lavora sul territorio ( privatamente) e che eroga prestazioni. Le nuove figure hanno più una funzione di gestore della complessità: valutano la situazione del singolo paziente, la presenza di care giver o di ausili, la domanda di assistenza per definire il percorso di presa in carico attivando i servizi necessari.

Sono due le esperienze registrate dall’equipe di Tradate.

La prima paziente è un’ottantenne di Castiglione Olona, dimessa dal Galmarini.
A raggiungerla a casa, gli infermieri Tommaso Bardelli e Alga Cascioli: “Andare a casa dei pazienti, ascoltarli nel loro ambiente di vita, conoscere i loro famigliari offre opportunità eccezionali per comprendere i reali bisogni della persona e rispondere con maggiore efficacia. Instauri un rapporto più diretto, più completo, recuperi il significato pieno del nostro lavoro, che va oltre l’assistenza e abbraccia la cura in tutte le sue declinazioni”.

Un secondo caso è stato richiesto da un cittadino che si è presentato direttamente al PUA (Punto unico accesso) della Casa di Comunità di via Gradisca 12 a Tradate. La sua segnalazione ha attivato l’infermiere che ha fatto una valutazione del bisogno. Se sarà il caso, si attiverà una serie di azioni socio sanitarie al domicilio dell’utente.

Al PUA, quindi , il cittadino può rivolgersi per richiedere una presa in carico così come, presto, potrà farlo anche il medico di medicina generale piuttosto che il care giver . 

Il PUA è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 15 mentre il nr di telefono, 0331 815115, è operativo dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 20. Il servizio di resa in carico, però, è limitato ai residenti degli otto comuni che appartengono al Distretto sanitario di Tradate: Castelseprio, Castiglione Olona, Gornate Olona, Lonate Ceppino, Tradate, Vedano Olona, Venegono Inferiore e Venegono Superiore. 

In questi giorni di rodaggio, il lavoro si concentra soprattutto sui pazienti dimessi dal Galmarini che rientrano a casa: la presa in carico di questi infermieri di famiglia mira a colmare l’offerta sociosanitaria con una valutazione multidisciplinare del bisogno e l’attivazione dei servizi necessari che possono essere sociali e sociosanitari, ma anche educativi e di relazione tra paziente,  familiari, caregiver, piuttosto che specialistici. L’avvio progressivo prevede il coinvolgimento dei  Medici di Medicina generale, specialisti ospedalieri, assistenti sociali, Comuni e Terzo Settore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Febbraio 2022
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