Nonostante la pandemia nel 2020 abbiamo prodotto meno rifiuti e aumentato la differenziata
Dall’annuale rapporto di Arpa Lombardia sulla produzione e gestione dei rifiuti emergono dati positivi, nonostante la situazione di emergenza potesse fare pensare al contrario. E Varese è sul podio per la raccolta differenziata.
Il 17 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Report 2020 su ‘Produzione, gestione e recupero dei rifiuti urbani in Lombardia’, realizzato da Arpa Lombardia, alla presenza dell’assessore all’Ambiente e clima, Raffaele Cattaneo, e del direttore generale, Fabio Carella.
Il 2020, ce lo ricordiamo e ricorderemo a lungo tutti, è stato un anno davvero extra-ordinario. A partire da febbraio il Covid ha monopolizzato le nostre vite, cambiandole. Sul piano della produzione e della gestione dei rifiuti arrivano delle conferme, ma anche delle sorprese. Se da un lato ci si poteva immaginare una diminuzione della produzione degli stessi, basti pensare a tutte le attività “ferme” durante i mesi di lockdown, dall’altro non era scontato vedere aumentare la percentuale di rifiuti differenziati più o meno ovunque in Lombardia.
“Mentre ci si poteva aspettare – afferma l’assessore Cattaneo – che il lockdown generasse un aumento nella produzione dei rifiuti urbani, nel 2020 la produzione è calata del 3,4% rispetto al 2019. Cala anche del 2,1% la produzione pro capite di rifiuti. La Lombardia resta fra le regioni più virtuose per la raccolta differenziata che raggiunge il 73% e per il recupero di materia ed energia che arriva al 90%. Inoltre, è cresciuto anche il recupero di rifiuti speciali. A conferma che la Lombardia è all’avanguardia in tema di economia circolare”.
La produzione dei rifiuti urbani nel 2020 ha così raggiunto un totale di 4.677.223 tonnellate, con una flessione del -3,4% rispetto al 2019. In termini di produzione pro-capite, durante il 2020, ogni singolo cittadino lombardo ha prodotto 469,3 kg/ab*anno (1,29 kg/ab*giorno), circa -2,1% rispetto al dato 2019 (479,1 kg/ab*anno, 1,31 kg/ab*giorno).
Si tenga presente che le molte persone in quarantena, affette da Covid, avevano l’obbligo di non differenziare qualsivoglia rifiuto solido. Ci si poteva quindi aspettare un dato diverso sul fronte raccolta differenziata, che invece ha in qualche modo stupito. Dall’altro lato non sorprende invece l’aumento della frazione rappresentata dalla plastica: basti pensare al ricorso quasi universale al monouso, tanto prezioso in ambito sanitario in piena pandemia quanto poco amico dell’ambiente. Nelle mense si è arrivati ad impacchettare nella plastica anche il singolo pezzo di pane, quando non direttamente la singola fetta.
Tutto sommato quello che ne esce è però un quadro positivo. La Lombardia si conferma una delle Regioni di eccellenza in Italia sul fronte rifiuti, con la quasi autosufficienza dal punto di vista dello smaltimento, andando spesso a sopperire anche alle carenze impiantistiche delle altre regioni. Anche nel 2020 oltre il 98% dei rifiuti prodotti in Lombardia sono stati gestiti negli impianti della regione (primo destino), in particolare quelli urbani non differenziati. Il 2% residuo deriva dalla presenza di comuni confinanti con altre regioni che in alcuni casi hanno conferito in impianti non lombardi (in Emilia-Romagna (1%) in particolare per il verde, in Veneto (0,46%) specialmente per umido, verde, raccolta e trattamento di apparecchi elettrici, elettronici e medicali -Raee- e plastica; in Piemonte (0,32%) in particolare per multimateriale e inerti).
La provincia di Varese
I rifiuti solidi urbani: la nostra provincia nel 2020 ha prodotto un totale di 431.250 tonnellate di rifiuti, che fa segnare un -1,2% rispetto all’anno 2019.
Terza per raccolta differenziata: con una percentuale del 78,17% il Varesotto è da podio, dietro solo a Mantova, che registra uno straordinario 87,10% e Cremona che ci precede di pochissimo, con il 78,58%.
Maglie nere
Due provincie si attestano addirittura sotto il 60% di raccolta differenziata: Pavia con il 58,07 e Sondrio con il record negativo di 57,24%.
Verso un’economia circolare dei rifiuti
“Questi dati confermano come in Lombardia stia proseguendo il cammino verso la sostenibilità e l’attuazione dell’economia circolare – afferma l’assessore Cattaneo – Nelle scorse settimane abbiamo avviato la fase conclusiva della Valutazione Ambientale Strategica del Programma Regionale di Gestione dei rifiuti verso l’economia circolare, che concorre all’attuazione delle strategie comunitarie di sviluppo sostenibile, oltre a rappresentare lo strumento di programmazione attraverso il quale Regione Lombardia definisce in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare.
Con questo piano, che sarà approvato entro il prossimo mese di aprile, Regione Lombardia evidenzia l’importanza di passare dal rifiuto alla risorsa – conclude Cattaneo – riducendo ulteriormente la produzione dei rifiuti e incrementando i già elevati standard qualitativi della raccolta differenziata. In modo da garantire un ancor più ampio riutilizzo e riciclo dei rifiuti come materia prima seconda”.
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