Il punto sui cantieri aperti a Buguggiate. Il sindaco: “Qualche ritardo ma stiamo lavorando”
Ristrutturazione del municipio, parco Belgora, Cascina Martignoni: intervista a Matteo Sambo per fare il punto della situazione sui tanti progetti avviati e non ancora conclusi
Era partito in quarta, ora si trova ad affrontare una salita… in prima. La “macchina” che guida il sindaco di Buguggiate Matteo Sambo arranca, facendo uno slalom tra burocrazia e impedimenti di varia natura che rallentano i tanti cantieri aperti.
«Non nascondo che gli ultimi due anni sono stati molto faticosi – esordisce Sambo – Colpa della pandemia, ma non solo. Abbiamo dovuto concentrare le nostre forze sulla gestione dell’emergenza, come ovunque certo, ma con qualche attenzione in più: a Buguggiate oggi abbiamo più positivi dell’anno scorso nello stesso periodo. Certo allora i contagiati rischiavano la terapia intensiva e oggi no. Il nostro obiettivo però ora è preservare anche i bambini: siamo riusciti a tenere aperte le scuole, a garantire i servizi extra scolastici ma questo implica un impegno importante, anche economico. Abbiamo messo a bilancio 160 mila euro in più per il pre scuola e i servizi integrativi. Adesso vogliamo far ripartire il Centro Anziani, ma vogliamo offrire tutte le garanzie di sicurezza a tutela di chi lo frequenterà».
Colpa del Covid quindi se i cantieri in paese sono fermi o procedono a rilento? «No, certo che no – risponde Sambo – Abbiamo avuto grossi problemi con le imprese. Quella che stava lavorando nella scuola, che aveva vinto il bando con la passata amministrazione, ha rallentato molto i lavori. Dovevano concludersi parecchi mesi fa; abbiamo sollecitato anche in virtù del fatto che abbiamo sempre pagato puntualmente, ma i tempi si sono allungati ben oltre il dovuto. Ora ci sono alcune cose da sistemare, soprattutto le finiture esterne, ma il più è fatto».
Anche la ristrutturazione del Comune procede a rilento: «Sì e di questo mi rammarico ancora di più. Primo perché il municipio è la casa di tutti i cittadini e vorrei che fosse pronta il prima possibile, secondo perché una delle imprese che sta lavorando lì è locale. Mi piacerebbe quindi che procedessero più spedite, che ci fosse più collaborazione. I lavori sono iniziati a primavera dell’anno scorso: l’impresa che ha vinto l’appalto lavora molto bene, ma le tempistiche nel pubblico sono diverse, e ripeto, mi dispiace perché io mi comporto come un padrone di casa qualunque, sono in comune tutti i giorni e sollecito, ma si fatica. In ogni caso gli uffici sono sempre stati aperti: i disagi ridotti al minimo, i dipendenti si sono organizzati molto bene e hanno garantito il servizio sempre e comunque. Entro la fine di febbraio dovrebbe essere pronto il piano superiore, a fine marzo le facciate esterne. Anagrafe, ufficio tecnico ed edilizia privata saranno invece oggetto di ristrutturazione in una seconda fase».
Belgora. I buguggiatesi vorrebbero tornare a usare il parco ora che arriva la bella stagione. A che punto siamo? «Anche qui avremmo voluto accelerare e concludere prima, ma l’impresa ha posto qualche ostacolo che ora stiamo superando, poiè arrivato l’inverno. Contiamo di concludere i lavori in primavera e inaugurarlo con una grande festa. Il progetto ha subito delle piccole variazioni che lo hanno reso ancora più interessante: rifaremo il fondo del campo da basket che diventerà anche campo da pallavolo, il campo da calcio avrà l’erba sintetica, installeremo attrezzi per la ginnastica tutto attorno al parco creando un percorso vita e metteremo alcuni giochi inclusivi. Il Bergora avrà poi finalmente degli spogliatoi con il riscaldamento alimentato da pannelli solari. Infine stiamo reperendo i fondi per migliorare l’intero arredo urbano del parco».
Che ne è stato invece del grande progetto di Cascina Martignoni presentato a gennaio del 2021? «La riqualificazione dell’area di via Piave prevedeva uno scambio con l’impresa che se ne occuperà: il Comune donerà Villa Scazza, la bellissima costruzione in cima ad una collina che l’amministrazione ha tentato più volte di vendere senza mai riuscirci – risponde Sambo – Era tutto pronto ma quando siamo arrivati dal notaio è emerso che la vecchia convenzione prevedeva che Villa Scazza avesse una destinazione sociale. Abbiamo quindi incontrato la famiglia Scazza per chiedere se fosse possibile cambiare la destinazione d’uso e siamo arrivati ad un accordo: la destinazione sociale viene mantenuta ma non nella villa, sarà trasferita alla Cascina Martignoni. Appena tutto sarà definito, i lavori partiranno».
Insomma, tutto sembra fermo o rallentato, ma non è così? «No, non è così. Anche se avrei voluto che i tempi fossero diversi. Stiamo facendo anche altro. Il Comune di Buguggiate sta partecipando a tutti i bandi, anche in collaborazione con il Comune di Varese che ci sta dando una grossa mano ad esempio per ottenere finanziamenti da destinare al recupero del dissesto idrogeologico. Potremmo così sistemare i danni causati dall’alluvione del 19 settembre 2021.
Stiamo lavorando a un progetto molto interessante che coinvolge Capolago, Buguggiate e la zona della Valciasca. Non è semplice però capire come reperire i fondi del Pnrr e la Provincia, che è nostro referente, non ci sta dando una mano.
Per concludere mi sento di dire che tutti noi amministratori, nessuno escluso, stiamo dedicando tempo ed energia ai progetti messi in campo. Ne parliamo poco per una ragione: perché sappiamo che c’è ancora molto da fare, e quello che abbiamo cominciato è solo una piccola parte di quello che dobbiamo portare a compimento. Ma stiamo lavorando, per il paese e per i nostri cittadini e siamo orgogliosi di quanto fatto finora»
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