A che punto siamo con la decennale storia della casa di riposo a Samarate

Sereni Orizzonti ha ceduto il progetto a un acquirente, che non è stato svelato dall'assessore Pozzi. Il centrosinistra rimane dubbioso riguardo a questa segretezza

rsa primo disegno samarate

Si è tornati a parlare della Rsa di Samarate; i primi progetti sono così antichi che hanno ancora foggia ottocentesca.

L’occasione è stata offerta in consiglio comunale, lunedì 7 febbraio, dal question time del consigliere di opposizione Tiziano Zocchi (Progetto democratico).

La domanda è stata segnalata a qualche giorno di distanza dal sondaggio sulla bacheca civica di Samarate (il numeroso gruppo Facebook) posto da Eliseo Sanfelice sul consumo di suolo in città, riferendosi alla nuova palestra di via Borsi in costruzione, al progetto della nuova palazzina per gli uffici comunali e, per l’appunto, la casa di riposo.

La lunga storia del progetto della Rsa

Quello della casa di riposo in città è un sogno accarezzato da tanti anni. Se ne parla da talmente tanti anni che, nel primo disegno (in foto), era ancora un edificio di aspetto quasi ottocentesco, ben diverso dalle forme attuali delle case di riposo.

Fu avviato seriamente negli anni Novanta con Renato Chilin, con vincolo del terreno nell’ambito del contratto di quartiere” di San Macario, che ha prodotto il recupero della locale tessitura, trasformata in scuola e case Erp.

Durante il mandato di Leonardo Tarantino, nel triennio 2013-2015, partendo dalla disponibilità dei 10.500 metri quadri di terreno di proprietà comunale in via Gelada, si era fatto avanti un privato (poi ritiratosi). Nel 2015 si riprovò con un bando per l’assegnazione, andato a vuoto.

Poi, nel 2018, la ripresa del progetto – fortemente richiesto da Forza Italia, allora nella maggioranza di governo, affinché diventasse realtà entro le elezioni della primavera 2019.

L’arrivo di Sereni Orizzonti

Ma andiamo con ordine. Il progetto operativo della casa di riposo nel quartiere di San Macario è nato a luglio 2018, con l’assegnazione del bando pubblico nel febbraio 2019 alla società di Udine Sereni Orizzonti, diventata proprietaria dell’area in primavera.

C’è un’offerta per realizzare una casa di riposo a Samarate

Nell’autunno di quello stesso anno la società friulana è stata travolta dalla bufera giudiziaria, con l’arresto del management della società; ciononostante, aveva assicurato che avrebbe perseguito negli impegni prestabiliti, tra cui l’edificazione della casa di riposo a Samarate.

I dubbi dell’opposizione

A marzo 2021, nel corso di una commissione congiunta urbanistica-servizi sociali, la società ha richiesto una dilazione di tre anni prima dell’attivazione dell’erogazione del servizio.

Da qui è partito il consigliere Zocchi nella sua richiesta di aggiornamenti sui tempi concessi dall’amministrazione e sullo stato attuale del progetto.

Dopo aver risposto che la proroga concessa è di un anno, l’assessore all’Urbanistica Luciano Pozzi ha svelato le novità sull’affaire Sereni Orizzonti: «A luglio Sereni Orizzonti ci ha comunicato che la pandemia e le conseguenze economiche hanno causato un rallentamento del piano di investimento ipotizzato, affermando di aver intrapreso una trattativa con una società interessata ad acquisire l’area. Ad agosto ci ha comunicato che aveva stipulato il contratto preliminare di vendita, con la richiesta all’amministrazione della concessione».

Il consenso dell’amministrazione è arrivata a settembre, seguita da un’ulteriore comunicazione da parte della società «che l’attivazione del servizio avverrà entro i termini previsti e che soddisferà in pieno tutte le richieste dell’amministrazione». Lo scorso autunno – ha rivelato – in una riunione capigruppo si è fatto il punto della situazione, «con richiesta di segretezza per evitare inopportune interferenze in una delicata trattativa tra privati».

Dunque, il progetto rimane come è stato ideato in origine, così come è stato mantenuto il progettista. L’acquirente rimane tuttora sconosciuto.

«L’inizio dei lavori sarà entro quest’anno», ha poi concluso l’assessore, pur essendo titubante all’idea di dare una data certa.

Una risposta, specialmente la parte sulla riservatezza, che ha deluso Zocchi: «Capisco questa segretezza fino a un certo punto, perché dietro c’è un interesse pubblico di tutti i cittadini di Samarate; è stata a suo tempo ben pubblicizzata e ora viene tenuta segreta».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 09 Febbraio 2022
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