É ufficiale: le Fattorie Visconti tornano in capo al Comune di Somma Lombardo
Una scelta sostenuta dalla maggioranza ma che il centrodestra guarda con dubbi e incertezze:"Si doveva essere più lungimiranti"
Con il voto in consiglio comunale di giovedì 24 febbraio, il Comune di Somma Lombardo è sempre più vicino a tornare proprietario delle Antiche Fattorie Visconti per dare il via all’iter di messa in sicurezza dell’ente.
Se ne parla da mesi nei consigli e nelle commissioni, in cui la giunta Bellaria ha espresso il desiderio di riportare le Fattorie nelle proprietà del Comune, viste le difficoltà economiche in cui verte la municipalizzata Spes, inserendo il bene nel piano Opere pubbliche 2022-2024 con una cifra di ben 700mila euro. Il primo step, una volta volta acquisite le Fattorie, riguarda i lavori di messa in sicurezza; successivamente l’amministrazione intende partecipare a dei bandi, come quello di Rigenerazione urbana, per la risistemazione.
Nella commissione di dicembre sono stati presentati il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche, che contengono per il 2022 la spesa di 780mila euro per la messa in sicurezza del bene. Il voto favorevole è arrivato nel consiglio comunale di fine 2021.
Un’idea che, fin dall’inizio, ha trovato le opposizioni in parte favorevoli, in parte piuttosto critica e la discussione nel consesso comunale si è fatta tesa.
I dubbi dell’opposizione
Dapprima il gruppo Lega, dopo numerose domande durante la discussione del punto all’ordine del giorno, ha indirizzato le proprie critiche. Il primo è stato il consigliere Alberto Barcaro, affondando le accuse sul Pnrr: «Si sarebbe potuto aderire alle procedure più utilizzate ora – tra cui il Pnrr – per ricevere una somma maggiore rispetto ai 900mila che sono arrivati. In questo modo avremmo potuto recuperare e liberare risorse del Comune e destinarle alle Fattorie».
Ci siamo: le Fattorie Visconti tornano di proprietà del comune di Somma Lombardo
Per poi dire, riprendendo il bando di Fondazione Cariplo del 2019 cui ha partecipato Spes: «Nella relazione di Spes le voci di costo del piano economico sono compilate in maniera generica, ci sono debolezza sulla copertura economica; lei ci ha detto una cosa, ma Spes ne ha dichiarata un’altra. Oltre al contributo richiesto a Fondazione di 1 milione e mezzo di euro, Spes dichiarava di sostenere con risorse finanziarie proprie la parte restante degli oneri, rammentando che tali risorse saranno erogate dal Comune in quanto socio unico di Spes».
Il botta e risposta tra lui e il sindaco Stefano Bellaria si è infittito, fino alla provocazione del primo cittadino che ha incalzato la Lega a esprimere la sua riguardo alla ripresa in carico delle Fattorie da parte del Comune; una presa di posizione sostenuta dall’intervento di Angelo Ruggeri (Partito democratico), che ha voluto sgomberare il campo dalla vis polemica:«Siamo d’accordo o no che si ponga avvio al salvataggio delle Fattorie? Altre strade non ce ne sono. Spes non è più in grado di far fronte a quell’evenienza per questi anni e per quelli a venire, perché il T2 è chiuso a tempo indeterminato».
Barcaro, prima del momento di voto, ha anticipato che il gruppo avrebbe votato a favore la delibera, anche per un motivo di coerenza: «Lo avevamo inserito anche noi nel programma elettorale».
Il voto di Lega e Fratelli d’Italia
Il più deciso tra le opposizioni è stato il consigliere Alberto Nervo (Sommasì), che ha votato contrario rinnovando l’ostilità a questa decisione: «Non vedo questo motivo quando ci sono tante cose a Somma al di fuori delle Fattorie, che sono 40 anni che se ne parla».
Ancora dubbi da parte di Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia): «Capiamo la sofferenza di Spes e l’esigenza dell’ente di riportare in sede l’immobile. Ci chiediamo se non si poteva essere più lungimiranti per la messa in sicurezza e la partecipazione ai bandi». Ha poi insistito sui dubbi del suo gruppo: «Oggi sarà effettivamente il punto di partenza? Partiranno i lavori di messa in sicurezza? O ci chiediamo se sarà un’altra occasione per parlare senza arrivare a una soluzione. Sono troppi anni che se ne parla e anno dopo anno la struttura diventa fatiscente e l’azione più importante e di sofferenza». Da qui, la decisione di astensione.
«Speriamo che quest’atto sia l’inizio di una nuova vita», Barcaro, a nome della Lega, è tornato sul dilemma dei bandi, «però se non si riuscirà a partecipare a dei cofinanziamenti dovremo fare un mutuo e avremo degli interessi da pagare e, riferendosi ai fondi del Pnrr, magari abbiamo perso un’occasione (900mila euro assegnati dal Governo, ma forse potevamo chiedere di più). Magari se si inseriva l’area feste, avrebbe liberato 500mila euro di risorse, e altre opere, per cui avremmo ritenuto contributi per liberare risorse e tenerle per il futuro della riqualificazione delle Fattorie. Le occasioni le avevamo, potevamo sfruttarle meglio».
A fare chiarezza di nuovo il primo cittadino: «Il bando cui vogliamo partecipare è Rigenerazione urbana e vi si può accedere solo se non si hanno speso i 5 milioni di euro che si avevano a disposizione. Mi aspettavo maggiore serietà nella valutazione dei progetti, noi, con gli uffici, ci siamo attenuti attentamente al bando, partecipando in maniera ligia e siccome era un bando pluriennale abbiamo deciso di dilazionare i progetti». Dopo il secondo momento di botta e risposta tra Barcaro e Bellaria, il consigliere del Carroccio ha cambiato la dichiarazione di voto, dicendo che lui non avrebbe partecipato.
La maggioranza: “Una stada nuova”
Compatta, invece, tutta la maggioranza. A partire da Angelo Ruggeri, che ha ribadito quanto già affermato in commissione Territorio: «L’unica strada è quella del rientro delle fattorie nella proprietà dell’ente. Altre strade non ne vedo». Della stessa linea il dem Manolo Casagrande: «Siamo arrivati a un momento in cui l’immobile è a un punto di non ritorno; una scelta va fatta e si contestualizza in un’occasione storica incredibile, come quella del Pnrr. Per i cittadini sommesi abbiamo l’occasione di riprendere in mano la progettualità dell’area del centro e riscrivere una nuova pagina».
«Dopo tanti anni di immobilità – ha preso la parola Stefania Garbuzzi (Somma civica) – questa amministrazione ha provveduto alla stesura di un progetto di messa in sicurezza delle Fattorie e ne ha inserito la realizzazione nel piano opere pubbliche. A fronte delle difficoltà economiche di Spes, il rientro dell’immobile in capo al comune ci permetterebbe di partecipare a bandi, come quello imminente che scade il 31 marzo (Rigenerazione urbana. Rompere l’immobilismo di trent’anni significa non farsi perder investimenti mai così importanti per poter dare futuro alle fattorie. Vogliamo credere nel futuro e cogliere l’attimo più opportuno per passare alla realtà: sarà un percorso lungo prima di vederne la realizzazione».
Al momento del voto, 13 consiglieri hanno votato a favore (maggioranza e tre consiglieri della Lega), Alberto Barcaro, insieme a Manuela Scidurlo si è astenuto; contrario Alberto Nervo.
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