Quasi 3mila visitatori a Lonate Pozzolo nelle giornate Fai: “Aggregazione e scoperta del territorio”
Un bel successo il ritorno delle Giornate Fai di Primavera a Lonate, che mancavano dal 2010: 2986 visitatori alla riscoperta dei tesori del territorio
«Le giornate Fai sono state un bel momento di aggregazione e scoperta, di valorizzazione del nostro territorio»: commenta così l’amministrazione Rosa il risultato del ritorno delle Giornate Fai di primavera a Lonate Pozzolo dopo dodici anni.
Due giornate all’insegna della cultura, della storia e della natura del patrimonio artistico e ambientale lonatese che comprende il monastero di San Michele, l’ex oratorio di San Pietro, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, il chiostro e la torre campanaria della parrocchiale di Sant’Ambrogio, via Gaggio e – sconfinando verso Cascina Costa di Samarate – il Museo Agusta.
I numeri delle visite
Le giornate Fai hanno permesso a tanti lonatesi di scoprire o riscoprire bellezze a volte sconosciute, così come tanti sono stati i visitatori da fuori, soddisfatti ed entusiasti per aver scelto le bellezze di Lonate.
Ma passiamo ai numeri: 72 persone hanno scelto la visita della chiesa di Sant’Antonino, 153 Via Gaggio, 363 la chiesa di Santa Maria degli Angeli, 635 il chiostro e la torre di Sant’Ambrogio, 588 la torre di San Pietro, 528 il monastero di San Michele, 155 la chiesa di San0tAmbrogio e 402 il Museo Agusta.Per un totale di 2896 visitatori.
«I volontari del Fai (75 presenti sulle due giornate), i 135 apprendisti ciceroni delle scuole di Gallarate e di Busto Arsizio, i funzionari del Comune si sono adoperati perché l’organizzazione dell’evento procedesse al meglio e così è stato. La Pro Loco si è spesa sia nei luoghi di visita con l’organizzazione del pranzo per chi non avesse trovato posto nei locali di Lonate. Tutti sono stati disponibili, cortesi e accoglienti e il tempo prestato dai volontari è stato, come sempre, essenziale e prezioso per la riuscita dell’evento», commenta l’amministrazione.
«Queste due giornate, con il successo dimostrato dai numeri dei visitatori, ci spronano a continuare a promuovere cultura e bellezza, così preziosa in questo momento storico che stiamo vivendo. Abbiamo condiviso qualcosa che va oltre le fredde informazioni storiche, artistiche e culturali che si possono leggere su di un libro, ma che ha invece coinvolto il caldo sentimento della curiosità dei cittadini che si sono recati con entusiasmo presso i siti di interesse che il nostro territorio è in grado di offrire.
La chiesa vecchia di Sant’Antonino
Grande successo ha avuto anche l’evento collaterale organizzato dai volontari parrocchiani di Sant’Antonino con l’apertura della chiesa vecchia, che ha attirato al suo interno 300 visitatori: «Un ringraziamento va anche a loro e a chi si prodiga per il recupero e la valorizzazione di un pezzo di storia e di tradizione di Sant’Antonino».
I 130 “apprendisti ciceroni”
Il successo della giornate Fai locatesi ha visto anche l’impegno e la bravura dei 130 apprendisti ciceroni che hanno accompagnato i visitatori alla riscoperta dei beni del territorio: i ragazzi provengono dal triennio dai licei classico Crespi e scientifico Tosi di Busto Arsizio, dall’istituto tecnico Gadda-Rosselli e dai licei di viale dei Tigli di Gallarate e dall’Aco. Gli studenti hanno accompagnato le persone nei luoghi lonatesi per due giorni, dal mattino alla sera, intrettanendoli con storie e aneddoti legati ai beni: la loro visita guidata è il risultato di mesi di preparazione insieme agli insegnanti e ai tutor del Fai.
Gli studenti del Crespi hanno illustrato gli affreschi della Bottega dei figli di Bernardino Luini, all’interno dell’ex oratorio di San Pietro, mentre quelli dell’Acof fanno hanno accompagnato i gruppi di visitatori nelle tappe di via Gaggio, che attraversa la brughiera dall’ex dogana austriaca di Tornavento. I ragazzi del Tosi hanno ripercorso le radici della storia di Lonate nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
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