
Varese
Al Sacro Monte il “Maestro della tela jeans”
Sapevate che un anonimo pittore seicentesco dipingeva quadri dove la tela jeans era già protagonista? Due di loro sono al museo Baroffio e saranno spiegati in un webinar

Prosegue e si conclude il ciclo “Storie da Sacro Monte” con l’ultimo appuntamento, ad adesione gratuita, condotto da Luca Frigerio, giornalista e scrittore che consentirà di conoscere il Maestro della tela jeans. L’appuntamento è per giovedì 31 marzo alle 20.45 con l’incontro “Il maestro della tela jeans e i “pitocchi” nella pittura Lombarda“.
Prendendo spunto dalla recente donazione al Museo Baroffio del Sacro Monte di Varese, la serata va alla scoperta di un misterioso e interessantissimo pittore, ancora anonimo, attivo nel XVII secolo, chiamato “Maestro della tela jeans” perché nei suoi dipinti inserisce sempre questo caratteristico tessuto. E insieme a lui si ripercorrà la pittura lombarda dei “maestri della realtà”, da Caravaggio al Pitocchetto.
Per partecipare l’iscrizione è obbligatoria a questo link.
L’incontro prenderà spunto dalla nuova donazione che ha ricevuto il Museo: si tratta dell’opera “La filatrice con due bambini” del Maestro della tela jeans. Il quadro, un olio su tela di dimensione 90 x 115 cm, è stato donato alla Parrocchia di Santa Maria del Monte (proprietaria del Museo) nel giugno del 2021 da un benefattore anonimo e va ad aggiungersi alla collezione del Museo, che già annovera la copia di un’altra opera dello stesso autore dal titolo “Il barbiere”.

«È un tassello importante che va a impreziosire il patrimonio artistico del Museo Baroffio e del Santuario, lo scrigno che custodisce i gioielli del nostro Santuario – spiega don Sergio Ghisoni, arciprete della parrocchia di Santa Maria del Monte – È anche un segno significativo dell’attaccamento che c’è al Sacro Monte di Varese, luogo di grande fede ma anche sito d’arte riconosciuto attorno al quale si è sviluppata una forte vicinanza. E questa donazione, per la quale ringrazio il donatore, ne è una viva testimonianza».
L’opera è attribuita al Maestro della tela jeans, nome dato al pittore attivo nell’Italia settentrionale alla fine del XVII secolo, a cui sono da ricondurre ad oggi otto dipinti caratterizzati dalla presenza del blue jeans. Tessuto universale, che è ancora tra i più utilizzati al mondo e che già nel XVII secolo veniva prodotto sia nel capoluogo ligure, sia a Milano e Piacenza, il jeans era utilizzato per la confezione di abiti destinati alle sfere sociali più modeste.