Atto vandalico contro la sede della Lega di Cassano Magnago
Una scritta rossa sulla saracinesca abbassata: “Non sparate a salve, sparate a Salvini"
“Non sparate a salve, sparate a Salvini.” Scritta rossa sulla sede Lega di Cassano Magnago Ancora un atto vandalico contro un’altra sezione della Lega in Lombardia e ancora minacce di morte rivolte al segretario Matteo Salvini.
“Sulla saracinesca della nostra sede di Cassano Magnago è apparsa una scritta spray rossa in cui si invita a sparare a Matteo Salvini – dichiara l’onorevole Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier- .Speriamo che queste minacce non vengano prese sotto gamba non solo dalle forze dell’ordine ma anche dalle altre forze politiche: lo ripeto, qualcuno invita a sparare a Matteo Salvini. Sono minacce gravi, gravissime. Solidarietà e vicinanza al nostro segretario e a tutti i militanti e sostenitori della sezione di Cassano Magnago.Da dicembre è la nostra quarta sezione in Lombardia dopo quelle di Como, Melegnano e Voghera ad essere attaccata da vandali ignoti. Le nostre sezioni sono da sempre un luogo di democrazia, aperte a tutti, ma ormai sono oggetto di violenza politica continua”.
Anche il senatore Candiani ha chiesto massima solidarietà da ogni forza politica: “Vile attacco alla sede della Lega di Cassano Magnago nel Varesotto. In un momento in cui servirebbe massima unità, per dare anche senso di consapevolezza alla gravità della guerra che si sta vivendo, assistiamo ai soliti attacchi politici alla Lega e personali Salvini. Ci aspettiamo massima solidarietà da tutte le parti politiche e che i responsabili siano assicurati alla giustizia per questa azione criminale”. E Matteo Bianchi ha aggiunto: ““In un momento in cui servono solo diplomazia e pace, qualche delinquente ha pensato di scrivere con una bomboletta rossa ‘Non sparate a salve, sparate a Salvini’ sulla nostra sede di Cassano Magnago . La Lega sta lavorando in questi giorni per la pace, dissociandosi da qualsiasi pensiero o gesto di violenza. Ben lontana da una certa sinistra che, invece, sembra voler parlare solo di guerra”.
Si augurano invece che siano presto individuati gli autori del gesto i capigruppo Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
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