Bollette a rate, taglio del prezzo della benzina e altra cassa integrazione nel decreto da 4,4 miliardi
I fondi necessari saranno ricavati dalla tassazione del 10% gli extraprofitti delle società energetiche
Bollette a rate e crediti d’imposta per le imprese. Taglio al prezzo della benzina e nuova cassa integrazione in deroga.
Sono questi i principali interventi contemplati dal decreto messo in campo oggi dal governo Draghi per difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale italiano, con particolare attenzione ai settori e alle imprese più esposti con Russia e Ucraina.
Una manovra importante, che permetterà di intervenire senza intaccare in modo pesante le risorse pubbliche tassando del 10% gli extraprofitti delle società energetiche. In totale, le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro che si aggiungono ai circa 16 miliardi stanziati dalla scorsa estate per difendere gli italiani dall’aumento del costo dell’energia.
Nel decreto è previsto il taglio di 25 centesimi al litro sul prezzo di benzina e gasolio; la possibilità per le imprese di rateizzare fino a 24 mesi il pagamento delle bollette di luce e gas; l’aumento della platea di famiglie che potranno ottenere il bonus sociale sulle bollette ottenuto portando il tetto Isee da 8 mila a 12 mila euro, quindi includendo 1,2 milioni famiglie in più rispetto al provvedimento precedente.
E’ prevista nuova cassa integrazione in deroga e sostegni economici ai settori più colpiti dalla crisi dovuta al conflitto in Ucraina, a partire dall’autotrasporto e dal turismo.
Nel decreto anche il rafforzamento della golden power, misure di cyber security e le linee del sistema di accoglienza dei profughi.
Le misure nel dettaglio
«Interveniamo per aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari del costo dell’energia, con particolare attenzione alle famiglie più bisognose e alle filiere produttive più colpite – ha detto il premier – Miglioriamo i presidi a tutela del nostro sistema imprenditoriale. E rafforziamo il sistema di accoglienza, per gestire i flussi di rifugiati dall’Ucraina che ci aspettiamo aumentino ancora».
Qui il video della conferenza stampa di Draghi
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