Il Centro Gulliver apre a 12 rifugiati ucraini la Cascina Tagliata di Varese
Nella preparazione della struttura saranno coinvolti gli ospiti delle tre comunità. Un'attività dal valore anche terapeutico
Il Centro Gulliver di Varese ha dato la propria disponibilità ad accogliere persone provenienti dall’Ucraina presso la Cascina Tagliata, struttura residenziale all’interno del Parco del Campo dei Fiori, utilizzata solitamente per eventi formativi. Lo rende noto Emilio Curtò, Presidente del Centro Varesino.
“Abbiamo una bella struttura all’interno del parco del Campo dei Fiori e abbiamo deciso di metterla a disposizione per la popolazione ucraina. Sono circa 12 le persone che potremo ospitare”.
UNA PROPOSTA CORALE
Una proposta che al Gulliver è nata in modo spontaneo ed entusiasta. Soprattutto corale. Coinvolti i vertici: “Settimana scorsa mi ha chiamato il consigliere Roberto Fanzini – sottolinea Curtò – per chiedermi la possibilità di mettere a disposizione la Cascina Tagliata”. Nel frattempo fermento anche dalle Comunità, con una lettera scritta dagli operatori arrivata ai piani alti. “Vista l’emergenza che sta colpendo il popolo Ucraino e avendo appreso la disponibilità di Gulliver nel mettere a disposizione la Cascina Tagliata, ci rendiamo disponibili ad adoperarci rispetto ai bisogni che emergeranno nell’accoglienza di queste persone, a titolo di volontariato.”
Per gli ospiti un’opportunità terapeutica, come dice Chiara Pontiggia, responsabile Area Dipendenze: “Abbiamo pensato di coinvolgere tutti gli ospiti delle tre comunità per la preparazione e allestimento della struttura, in quanto riteniamo possa essere uno stimolo ad uscire dal proprio malessere. Impegnarsi ad aiutare altri può avere un grande valore terapeutico. Ognuno infatti in questo modo può mettere a disposizione degli altri, a titolo gratuito e volontario, le proprie risorse e competenze con un obiettivo comune di mutuo aiuto”.
LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
In queste ore Gulliver è in contatto con la Prefettura di Varese, con il Comune e con la Protezione Civile. “Abbiamo espresso la nostra disponibilità ad accogliere. Ci aspettiamo tante mamme con bambini; ci piacerebbe ospitare un gruppo già costituito, una piccola comunità, che si conosca e che abbia già dei legami – racconta Giorgio Stabilini, consigliere Gulliver con la delega alle iniziative sul territorio. Siamo in costante contatto con le Istituzioni perché desideriamo che la nostra accoglienza sia strutturata e passi dai canali umanitari ufficiali”. Per ora a Varese sono arrivati ucraini che si sono organizzati in autonomia, alloggiando presso parenti o amici. Ci aspettiamo adesso un nuovo flusso che passa dai corridoi umanitari.
“Venendo agli aspetti organizzativi, i nostri Ospiti con i loro Operatori si sono già occupati in brevissimo tempo di sistemare la struttura: hanno pulito, sanificato, preparato i letti, sistemato le camere adeguandole alla nuova emergenza. Ci stiamo anche attrezzando per garantire un servizio di navetta che possa collegare Cascina Tagliata con il Centro di Varese, per permettere, banalmente, ai bambini la frequenza a scuola”.
L’ANIMA DEL GULLIVER
“Mi ha colpito molto questa disponibilità – evidenzia Curtò – che è arrivata contemporaneamente da più parti. Una risposta generosa e immediata che ben esprime quale sia l’anima di Gulliver: una realtà che si muove insieme come un armo, per dirla alla Giorgio Stabilini, per sostenere donne e uomini in condizioni di fragilità e di disagio. Ovunque si trovino”.
IL PRECEDENTE
Per il Gulliver non è la prima volta in cui apre le porte di casa propria per accogliere. Nel 2011, infatti, sempre alla Cascina Tagliata, erano stati ospitati 22 profughi provenienti dalla Libia.
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