Il Comune di Varese ospita la Festa dell’Unità d’Italia e della Bandiera
Per la sesta edizione del premio Giovanni Valcavi, in occasione della festa dell'Unità d'Italia, Palazzo Estense ha aperto le proprie porte, riempiendo il suo salone con la massima capienza per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria
![Festa della Bandiera](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/03/festa-della-bandiera-1286527.610x431.jpg)
“Il nostro Paese nasce grazie ai ragazzi, il Risorgimento lo hanno costruito i giovani”, questo il significato dell’incontro – organizzato dall’Associazione Varese per l’Italia – tenutosi questa mattina, giovedì 17 marzo, a Palazzo Estense, in occasione della festa della Bandiera Tricolore.
Dopo due anni di stop dovuti alle restrizioni della pandemia, finalmente questo tradizionale momento di festa nazionale è tornato nella nostra città, coinvolgendo alte autorità e giovani ragazzi delle scuole.
“La nostra Associazione è nata in un momento particolare, in cui c’era una certa difficoltà ad esporre il tricolore, alcuni addirittura si rifiutavano di esporre la nostra bandiera a Varese – ha raccontato il presidente Luigi Barion – Noi in quel momento abbiamo portato avanti questa nostra battaglia, che è una battaglia di libertà, democrazia e solidarietà, e soprattutto di una pagina di storia che tocca il momento più importante e alto della nostra Patria. Ricordando anche il fatto che la prima, vera, bandiera italiana è stata affissa per la prima volta proprio nella nostra città”.
Momento principale dell’evento, la consegna del premio Giovanni Valcavi 2022, assegnato al Corpo d’Armata di Reazione Rapida – NATO, che ha sede della nostra provincia, presso la Caserma “Ugo Maria” di Solbiate Olona. Si tratta di un’eccellenza in campo militare che durante i tempi più duri dell’emergenza sanitaria Covid19 si sono prodigati nei contesti operativi dell’hub vaccinale sotto la guida del Comandante Generale di Corpo d’Armata Guglielmo Luigi Miglietta.
I bambini presenti – provenienti dalla scuola elementare del Comune di Lozza, accompagnata anche dal suo Sindaco Giuseppe Licata, e dalla scuola Parini di Varese – concludono con questo incontro un ciclo di lezioni, all’interno dell’ambito dell’educazione civica, che ha visto come protagonista la storia del Risorgimento italiano, in particolar modo per quanto riguarda la simbologia che nata all’epoca, ancora oggi è parte attiva delle nostre vite: grazie a questo importante fuoriprogramma dedicato alla Storia affrontato durante le ore di lezione, con coccarde tra i capelli e papillon tricolore al collo, questi giovani italiani hanno riempito la sala del Salone Estense, partecipando attivamente all’evento, recitando poesie e cantando con la mano sul cuore e con tutta l’energia positiva che solo i bambini sanno mettere nelle cose che fanno, l’Inno Nazionale.
“Oggi è una giornata particolare – ha affermato il Sindaco di Varese, Davide Galimberti – innanzi tutto è la prima volta che questa sala viene riempita totalmente dopo la Pandemia e questa è un’altra evidenza di come lo Stato si voglia riappropriare di ciò che per due anni ci è stato tolto, come le celebrazioni, che quest’anno sono particolarmente sentite. In questi giorni abbiamo visto la bandiera italiana insieme ad un’altra bandiera, quella dell’Ucraina, che è stata in qualche modo adottata da tutto il Paese, da tutti i Paesi del mondo, in segno di solidarietà. La forza del simbolo della bandiera, che noi sventoliamo in tutti i momenti di festa, ha il potere di avvicinare tutti i popoli e quella bandiera esposta in tante sedi istituzionali al fianco del tricolore, quella Ucraina, sta avvicinando e sta creando un sentimento di solidarietà diffuso in tutto il mondo e in particolare nel nostro Paese – conclude – Questa è la forza di un simbolo che avvicina i popoli”.
Alla fine della mattinata Varese per l’Italia ha consegnato per ogni classe presente, una bandiera tricolore, affinché vengano appese nelle aule, accompagnando i giorni scolastici di questi giovani varesini.
Ma la mattinata non è stata dedicata solo agli studenti più piccoli: con il coinvolgimento del Professor Antonio Orecchia, dell’Università dell’Insubria, è stata infatti predisposta una borsa di studio disponibile per uno studente laureando del corso di Storia, affinché prepari la propria tesi sul Risorgimento Varesino.
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