Consiglio comunale a Varese sul bilancio: primo round senza troppe sorprese
Sono stati discussi 38 dei 46 emendamenti totali. La decisione sul bilancio prevista per mercoledì 30
La prima seduta del Consiglio comunale di Varese pienamente in presenza, con il ritorno dello spazio per il pubblico per ora limitato a 15 sedie (ma in realtà per nulla sfruttato, visto che si sono presentati solo in 3) dall’altra, è passata senza grandi scosse. Si concluderà così con un giorno d’anticipo la maratona in consiglio comunale a Varese per l’approvazione del bilancio preventivo, cominciata nella serata del 29 marzo.
Nella discussione uno degli elementi chiari fin da subito è stato che i tre giorni inizialmente previsti per la discussione si sarebbero drasticamente ridotti: grazie a una razionalizzazione degli emendamenti – che ne ha fatti “saltare” addirittura 10 su 46 – e a un dibattito ridotto alle discussioni essenziali, senza ostruzionismi e in un clima sostanzialmente collaborativo, soprattutto dalla parte della minoranza. A metà della prima seduta serpeggiava anche l’ipotesi di concludere tutte le votazioni in una sola serata. Alla fine però la decisione è stata quella di sospendere la seduta a mezzanotte, per riprendere nella giornata di mercoledì (appuntamento anche per il pubblico, in streaming e in presenza, per le 20).
Nel frattempo, sono stati discussi 38 dei 46 emendamenti totali. Quello che resta da votare nella seconda giornata sono quindi 8 emendamenti, il bilancio preventivo, e due mozioni: una del consigliere Luigi Zocchi (Fratelli d’Italia) su “Varese sicura” e una del consigliere Simone Longhini (Popolo delle libertà) sull’istituzione di una giornata contro l’inquinamento luminoso.
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA GRATUITÀ DEI DEHORS FINO A GIUGNO
La seduta di martedì 29 comincia con una buona notizia per i locali varesini, già anticipata nei giorni scorsi: l’approvazione dell’estensione della gratuità dei dehors dopo la fine dell’emergenza, fino alla fine di giugno. L’esenzione della ex Cosap (Ora Cup) per altri tre mesi è stata votata a maggioranza – 20 voti favorevoli e 10 contrari- non perchè la minoranza non la volesse, ma perchè sono stati presentati dall’opposizione quattro emendamenti, due dal consigliere Stefano Angei, uno dal consigliere Luca Boldetti e uno dal consigliere Stefano Clerici, nessuno dei quali approvato: si trattava in tutti i casi dell’estensione dell’esenzione fino a dopo l’estate. Una serie di proposte bocciate dalla Giunta «Ma non nel merito – ha sottolineato l’assessore al bilancio Cristina Buzzetti – Perchè è una attenzione anche nostra. Il parere è negativo però, perchè lo sforzo che facciamo per mantenere la gratuità fino a giugno è già molto grande, e dobbiamo verificare la sua sostenibilità passo per passo». La votazione riguardava il cambio di regolamento del Cup: il primo punto all’ordine del giorno. Solo dopo si è passati all’esame del bilancio previsionale.
“STRAGE” DI EMENDAMENTI DELLA MINORANZA, SALVI SOLO QUELLI DI BOLDETTI
Sul bilancio, molti sono stati gli emendamenti presentati da rappresentanti della minoranza: sono 11 solo quelli presentati dal leghista Angei, mentre 9 sono stati presentati dal capogruppo del Popolo delle Libertà Boldetti. Emendamenti sono stati presentati anche dalle leghiste Francesca Brianza e Barbara Bison, e dal rappresentante di Varese Ideale Stefano Clerici. Anche il leghista Emanuele Monti aveva presentato diversi emendamenti, tutti però dichiarati inammissibili.
Anche quelli ammessi, però, non hanno avuto sorti migliori: quasi tutti hanno ricevuto dalla giunta parere negativo e non sono stati approvati dal consiglio. Tra loro interventi a favore degli anziani e delle scuole paritarie, richiesta di fondi per illuminazione pubblica e per il canile.
Sono stati approvati, finora, solo tre emendamenti della minoranza: tutti e tre presentati da Luca Boldetti. Il primo chiedeva una maggiorazione di fondi a favore degli oratori: 7mila euro in più, per portare i fondi previsti da 13 a 20mila euro. Il secondo prevede 50mila euro di maggiori fondi per gli anziani tratti da un aumento delle entrate ricavate dalla vendita di spazi a fini pubblicitari sui cantieri pubblici. Il terzo prevede l’estensione della convenzione nella scuola dell’infanzia alle classi primavera e agli asili nido per bambini fragili. Quest’ultimo è stato approvato all’unanimità: 32 voti favorevoli su 32 votanti.
TUTTI OK (O QUASI) GLI EMENDAMENTI DELLA MAGGIORANZA
Diversa sorte hanno avuto gli emendamenti presentati dalla maggioranza, pressochè tutti passati a maggioranza: dalla proposta di bilancio di genere di Francesca Ciappina, ai 10mila euro per iniziative di street art proposte dai consiglieri Battistella, Capriolo e Fisco, ai 20mila euro di fondi per le politiche giovani proposti da Matteo Capriolo. Votazione favorevole anche per l’emendamento presentato da Fisco, D’Amico, Pepe, che chiede di mettere a bilancio fondi per il sostegno psicologico del disagio giovanile.
Approvazioni – in particolare quella che stanzia 10mila euro per le opere di street art – che hanno provocato le reazioni di diversi consiglieri di opposizione, da Barbara Bison a Stefano Clerici: che hanno stigmatizzato l’uso di “due pesi e due misure” nel valutare l’opportunità della spesa per gli emendamenti, tra opposizioni e forze di governo.
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