Due anni fa la morte di Roberto Stella, primo medico italiano ucciso dal Covid
Il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Varese fu la prima vittima nel 2020 fra i camici bianchi che hanno combattuto contro la pandemia. “Dobbiamo essere testimoni di questi sacrificio”
Le lacrime e i ricordi di quel giorno, un mercoledì, nel mezzo della corrente di notizie fra il fiume di informazioni della nuova emergenza sui display dei cellulari e nelle immagini dei telegiornali, hanno lasciato il segno.
Sono passati due anni dall’11 marzo 2020 quando arrivò la notizia del decesso del dottor Roberto Stella, “medico di famiglia“, come amava essere chiamato dai suoi pazienti, primo fra i caduti sul campo di una pandemia che ha lasciato più di 150 mila croci dal suo inizio, solo nel nostro Paese. Stella è stato ed è l’esempio della dedizione per i pazienti che ha fatto il giro del mondo: il suo nome è impresso nei marmi del Tempio votivo dei medici italiani di Duno che accoglie i medici che hanno perso la vita nell’adempimento della loro professione.
Una lista lunghissima, proprio a causa del Covid, che è stata aggiornata e celebrata nel corso dell’ultima cerimonia, l’autunno scorso nel giorno di San Luca patrono dei medici. L’eredità di questo medico di Busto Arsizio è stata raccolta da molti altri giovani colleghi, a partire dal figlio, Massimo, laureato in medicina, e nei molti studenti che vedono in questa figura una bussola di dedizione: il 5 marzo scorso a Pavia grazie alla Fondazione Stella è stato realizzato un importante convegno proprio sulla Broncopneumopatia cronica ostruttiva: «La sua eredità maggiore è proprio questa, di aver lasciato un segno nei più giovani, rispetto alla collaborazione», ha spiegato la dottoressa Giovanna Beretta, presidentessa dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Varese. «Il ricordo di colleghi, persone decedute facendo il loro lavoro, non fa che spingerci ad andare a vanti per essere testimoni di questo sacrificio», ha aggiunto Beretta.
Sono, ad oggi, 372 i medici deceduti per la pandemia. E la conta, tenuta dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurgi e degli odontoiatri è cominciata proprio l’11 marzo 2020.
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