A Dumenza sette panchine rosse per l’8 marzo e per dire “No” alla violenza sulle donne
Coinvolti gli studenti delle medie e l'amministrazione comunale. Il messaggio toccante della dirigente scolastica: "Come rappresentante di un'istituzione scolastica io sarò sempre dalla vostra parte"
In occasione dell’8 marzo si è tenuta al Centro Carà di Dumenza una manifestazione per la festa della donna. All’attenzione di tutta la scuola, appartenente all’istituto comprensivo “B. Luini”, sono state presentate le sette panchine rosse realizzate dagli studenti di terza media, in collaborazione con l’amministrazione comunale, Egidio Passera e il falegname Michele Ranzoni. In una ricorrenza così importante, dopo due anni di pandemia, tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, si sono ritrovati in presenza.
Affiancati dalla professoressa Rossana Mastrippolito, i ragazzi di terza media hanno spiegato, con la lettura di poesie e racconti di fatti realmente accaduti, le ragioni dell’iniziativa, a partire dal concetto di rispetto, filo conduttore dell’iniziativa, per poi affrontare il tema della violenza sulle donne, della discriminazione e dell’emarginazione, del bullismo e del cyberbullismo per arrivare infine a delineare il percorso storico che ha portato all’istituzione della Giornata internazionale della donna.
«La giornata dell’8 marzo – ha sottolineato la dirigente scolastica Chiara Grazia Galazzetti – è stata istituita per ripercorrere i progressi sociali, economici, politici e culturali raggiunti dalle donne e per stimolare la società presente e futura ad agire nella direzione dell’inclusione sociale contro ogni forma di discriminazione. Mi piace ricordare la Costituzione Italiana con l’articolo 3 che sancisce l’uguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini e con l’articolo 34 che garantisce una scuola aperta a tutti, obbligatoria e gratuita in grado di offrire pari opportunità. Come Dirigente Scolastica mi rivolgo in particolare oggi alle mie studentesse di scuola secondaria di primo grado. Carissime ragazze, la cultura e la formazione vi renderanno forti e protagoniste del prossimo futuro. Dedicate oggi del tempo a individuare il vostro “dàimon” interiore che, come ci raccontano gli antichi greci, consiste nel comprendere ciò per cui siete nate, le vostre inclinazioni, i vostri talenti. Oggi dico alle mie giovani studentesse di imparare a conoscere se stesse, con coraggio, senza pregiudizi. Non ci sono cose per uomini e cose per donne. Dovete trovare cosa è giusto per voi e perseguire l’obiettivo con determinazione e impegno. Studiate. Studiate le scienze, studiate economia, studiate politica. Non fatevi intimorire dagli ostacoli, non rinunciate ad essere indipendenti. Come rappresentante di una Istituzione Scolastica io sarò sempre dalla vostra parte. Solidale con voi vi sosterrò. Auguri giovani donne, il futuro ha bisogno di voi».
«Amate il prossimo, oltre che amare la donna. Apprezzate quello che fanno le vostre insegnanti, nonne, mamme. Imparate ad accettare la diversità, a combattere l’emarginazione. Siete la nostra speranza e il nostro futuro» ha concluso la consigliera Valentina Rigato, organizzatrice della manifestazione.
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