Elezioni RSU Asst Valle Olona: Daniele Ballabio della UIL FPL elenca le gravi difficoltà
Ballabio si ricandida per portare avanti un'azione a sostegno dei lavoratori stremati da due anni di pandemia. Gravi carenze del personale e mancanza di dialogo i temi principali
I prossimi 5, 6 e 7 aprile si svolgeranno le elezioni per rinnovare la componente sindacale di rappresentanza nell’Asst Valle Olona. In tutto, saranno eletti 42 delegati in rappresentanza dei 4 ospedali.
Daniele Ballabio, rappresentante in carica della UIL FPL, si ripresenta e traccia un quadro della situazione attuale e delle sfide future.
Come definisce la situazione lavorativa dopo due anni di pandemia?
I 2 anni di pandemia hanno messo a dura prova i lavoratori della Asst Valle Olona. Moltissimi contagiati, specialmente nella seconda ondata, una continua riconversione di reparti in covid prima e in degenza ordinaria poi. E via ancora, di nuovo con reparti covid o grigi, praticamente iniziata a marzo 2020 e, tranne brevi pause estive, solo ora si sta lentamente riducendo in questi giorni.
Questa situazione ha causato migliaia di ore straordinarie, nessuna programmazione di turni e continui e crescenti carichi di lavoro che ha prodotto uno sforzo non solo fisico ma anche psicologico tra i lavoratori specialmente quelli coinvolti in prima linea infermieri, oss, fisioterapisti, tecnici sanitari, indubbiamente e senza ombra di dubbio in primis, ma anche personale tecnico di supporto e amministrativo, ( per la parte logistica del continuo e incessante riconversione di reparti e ospedali).
L’ospedale di Saronno, da subito, è diventato interamente ospedale covid chiudendo ( senza mai piu’ riaprire), da marzo 2020, ostetricia e pediatria, l’ospedale di Busto Arsizio che, avendo il reparto di malattie infettive, pur non essendo dichiarato ospedale interamente covid di fatto per molti periodi di tempo lo è diventato, l’ospedale di Gallarate, che teoricamente doveva essere tenuto “pulito” in azienda, nella realtà è diventato un misto e ha creato non pochi problemi, organizzativi specialmente al personale sanitario, l’ospedale di Somma Lombardo è stato convertito in ospedale di reparti post acuti pazienti covid, anche qui con grosse difficoltà di gestione dei pazienti no covid dai covid. In ultimo ma non ultimo, nella prima ondata l’enorme difficoltà a reperire i dpi ( mascherine, camici, calzari, ma non solo..), questione superata nelle ondate successive.
Il personale infermieristico e oss in prima linea hanno e stanno ancora subendo gli effetti dei periodi bui di questi 2 anni con molti di loro che fanno fatica a recuperare anche psicologicamente, senza contare che diversi operatori sanitari stanno ancora soffrendo degli effetti dell’avere contratto il covid sul posto di lavoro.
Quali i problemi più sentiti?
La difficoltà principale è stata, ed è ancora oggi, la grave carenza di personale sanitario esistente nella Asst Valle Olona, medici, infermieri, oss e tecnici sanitari prioritariamente, ma anche di personale amministrativo e tecnico di supporto che, nonostante alcuni concorsi espletati ed altri in via di definizione ( infermieri) e di oss ( 5 aprile la prima prova), continua a persistere in modo molto significativo, definirei drammatico
Ci sono temi specifici legati ai singoli presidi?
il presidio di Saronno è quello che sta soffrendo principalmente la carenza di personale. Dal 1 gennaio a fine marzo si sono dimessi, trasferiti o andati in pensione circa 15 infermieri, in aggiunta a quelli dei mesi precedenti, senza assunzioni di personale infermieristico a coprire le carenze precedenti. Una grave carenza di OSS, che dal 1 aprile, nonostante abbiamo sollecitato l’azienda a proseguire i contratti atipici ( poco meno di 20), si sommeranno alle carenze generate da cessazioni di questi ultimi 2 anni e con un concorso per oss chiuso nel mese di giugno 2021 con le procedure selettive che inizieranno il 5 aprile ( 9 mesi dopo!!),
A tutto questo si aggiunga una progressiva gravissima carenza di personale medico , principalmente di pronto soccorso e di rianimazione che, progressivamente, sta coinvolgendo dirigenti medici di altre specialità che cominciano a ritenere insostenibili l modalità lavorative.
Cosa intende fare la UIL FPL in questa situazione?
Abbiamo chiesto all’azienda di parlare di organizzazione del lavoro e chiediamo all’azienda di dare la disponibilità alla parte sindacale di trovare delle soluzioni accettabili per i lavoratori. Non siamo più disposti ad accettare che, con l’emergenza derivante dalla pandemia, l’azienda agisca in autonomia su mobilità, carichi di lavoro, organizzazione di turni, ferie ecc. Lo chiediamo a gran voce. Ci ascoltano? bene siamo disponibili. Si arroccano dietro la motivazione del potere organizzativo? Troveranno nella UIL FPL l’organizzazione sindacale che aprirà una dura vertenza nei confronti dell’azienda.
Tutto il personale della ASST Valle Olona ha dato molto in questi 2 anni, tanto. È ora di riconoscere, non solo a parole ma con i fatti che lo sforzo profuso non sia stato vano per quelli che vengono definiti eroi. Ci vogliono fatti concreti, non solo i termini di riconoscimenti economici ma anche di benessere lavorativo.
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