Il nuovo fronte della carità di suor Marcella da Busto Arsizio: “Mettiamo a disposizione Casa Lelia”
La struttura avrebbe dovuto ospitare i bambini haitiani arrivati in Italia due anni fa con la religiosa ma il progetto saltò a causa di problemi burocratici: "Ora è a disposizione delle mamme e dei bimbi ucraini"
Suor Marcella Catozza, la missionaria di Busto Arsizio da molti anni impegnata in missioni umanitarie ad Haiti, scende in campo anche sul fronte ucraino attraverso la fondazione Via Lattea e la disponibilità di Casa Lelia, una struttura situata a Cannara, in provincia di Perugia, che in passato ha ospitato anche i piccoli haitiani protetti dalla suora bustocca.
Siamo disponibili a mettere a disposizione la struttura che, come sapete, era nata per dare accoglienza ai bambini haitiani della Kay Pè Giuss, ai nostri bambini, per aiutarli a costruirsi un futuro, una struttura che dopo due anni di piena attività è oggi chiusa perché lo Stato italiano non ha idea di cosa voglia dire accogliere e ci ha rimandato a casa dove, non ci cadranno bombe addosso, ma la violenza segna le nostre giornate come non mai» – ricorda suor Marcella.
La casa nata per un’opera di carità, per un’opera di accoglienza apre oggi le sue porte a chi ne ha bisogno. Non importa il colore della pelle, l’età o la ragione per cui si è soli. La religiosa chiede quindi a tutti, un sostegno in questa nuova missione: «Lavoreremo con la Caritas Diocesana e con le Suore Francecane Alcantarine, seguiremo le loro indicazioni appena saranno chiari numeri e tempistiche. Il nostro amico Max, come già per i bimbi haitiani, troverà forniture alimentari ma avremo fuori carne, verdure, frutta. Un imprenditore benefattore milanese ci sosterrà con materiali per l’igiene ma avremo fuori shampoo, bagno schiuma, carta igienica, pannolini e assorbenti.
Suor Marcella si appella ai suoi concittadini bustocchi e chiede di coinvolgere tutti perchè questa opportunità venga sfruttata: «Per eventuali raccolte materiali si può poi utilizzare i pulmini della Fondazione per farli arrivare a Cannara. Servono quindi autisti volontari e volontari disponibili a fare il viaggio sistemando nella grande dispensa i materiali arrivati».
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