La stagione italiana del ciclismo scatta da Laigueglia: ci sono Covi e la Eolo-Kometa
La classica ligure apre il calendario tricolore con una prova di 202 chilometri. Il "Puma di Taino" è tra le punte della UAE Emirates, la squadra di Basso e Contador schiera Gavazzi, Rosa e Fortunato
Prende il via ufficialmente mercoledì 2 marzo la stagione italiana delle corse del ciclismo professionistico, un calendario che come da tradizione è aperto dal Trofeo Laigueglia, gara ligure giunta ormai alla sua 59a edizione, una “piccola classica” del panorama tricolore che soprattutto in altre epoche, sfruttava il clima mite della Riviera per offrire un assaggio dell’annata agonistica ai corridori e agli appassionati.
La prova si articolerà sui 202 chilometri, è inserita nel calendario del ProTour (come la Tre Valli Varesine, per intenderci) e vedrà al via otto formazioni del World Tour accanto a un buon numero di squadre Professional e alla prima nazionale italiana convocata dal neo c.t. azzurro Daniele Bennati. Interessante anche l’elenco dei corridori visto che ci saranno i Vincenzo Nibali, Gianni Moscon (Astana), Davide Cimolai, Simone Consonni (Cofidis), Richie Porte (Ineos), il trio Ciccone-Mollema-Pellaud (Trek), Gaudu (Groupama), Pozzovivo (Intermarché), Rolland (B&B) e altri ancora.
A Laigueglia però ci sarà anche la “prima punta” del ciclismo varesino, Alessandro Covi: il 23enne di Taino ha iniziato la stagione alla grande, vincendo la Vuelta Murcia e una tappa alla Ruta del Sol-Giro di Andalusia, nel quale ha anche vestito per due giorni la maglia di leader e conquistato la classifica a punti. Un ruolino di marcia di primissimo livello per il giovane talento della UAE Team Emirates che torna finalmente a correre in Italia.
Covi sarà uno dei corridori di riferimento per la UAE che si presenta ai nastri di partenza con, sulla carta, una delle formazioni più forti del lotto: oltre al varesino infatti ci sarà il veterano azzurro Diego Ulissi, la stella nascente spagnola Diego Ayuso e altri uomini importanti come Formolo e Polanc. «Per me è stato un inizio di stagione da sogno ma anche per tutta la squadra – spiega alla vigilia “il Puma di Taino” – L’anno scorso sono andato vicino al successo molte volte; quest’anno, con il gran lavoro svolto in inverno, sono riuscito finalmente ad agguantare le vittorie. Il team vuole dare seguito a questo momento proficuo, saremo a Laigueglia con una squadra piena di talento che ci consentirà di affidarci a varie soluzioni per provare a vincere».
Tra chi però è interessato ad aggiornare il numero delle vittorie c’è anche una agguerrita Eolo-Kometa, giunta in Liguria galvanizzata dall’invito ricevuto per prendere parte al Giro d’Italia. Il team basato a Besozzo ha un conto aperto con il “Laigueglia”, nel senso che lo scorso anno un Francesco Gavazzi pimpante venne messo fuori gioco da una brutta caduta. L’esperto valtellinese ha le caratteristiche adatte per il tracciato del trofeo e sarà di nuovo impegnato dalla Eolo in una formazione che conta anche su Lorenzo Fortunato e Diego Rosa. Lo scalatore bolognese (2° nell’ultima tappa della Ruta) spera in una gara dura per farsi notare sugli strappi che ricordano quelli della Sanremo mentre l’esperto piemontese ha la possibilità di fare il “fondo” e magari mettersi in mostra. In gruppo anche Mirco Maestri (che ha sostituito Fancellu), Davide Bais, Samuele Rivi e lo spagnolo Diego Pablo Sevilla.
«Per la nostra squadra e per i nostri sponsor inizia un periodo importante – spiega il direttore sportivo Stefano Zanatta – Dopo un primo mese in cui abbiamo ottenuto buoni risultati vogliamo essere presenti e continuare a correre come abbiamo fatto fino a oggi. Abbiamo già centrato una vittoria (Lonardi a Valencia ndr), contiamo di iniziare anche la stagione italiana nel migliore dei modi in vista di corse alle quali siamo stati invitati come Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo. Cercheremo di essere competitivi e di fare bella figura, come abbiamo fatto lo scorso anno dal Giro d’Italia in poi».
Nell’albo d’oro del Laigueglia (Pozzato con tre successi è il più vincente) spicca un solo nome varesino, quello di Daniele Nardello che vinse in Liguria nel 2000 regolando in volata i compagni di fuga Petito e Kivilev. Poi tanti secondi posti, da Zanini Francesco Frattini allo stesso Nardello, mentre il mitico Panizza si fermò per due volte sul terzo gradino del podio.
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