La tratta “Malnate Olona – Confine Svizzero” riconosciuta dal Ministero come Ferrovia ad uso turistico
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che ha definito una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico, includendo quella che attraversa il Parco della Valle del Lanza
Mercoledì 30 marzo è stata una giornata importante per il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che ha stanziato oltre 4,7 miliardi di euro alle Città metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino per interventi di potenziamento delle linee metropolitane e di alcune tranvie, 1,7 miliardi di euro a Regioni, Province e Città metropolitane per la manutenzione straordinaria della rete stradale secondaria, 1,9 miliardi per l’acquisto di autobus ecologici nelle grandi città, compresa Varese.
Allo stesso tempo, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, della Cultura e del Turismo, che definisce una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico.
Tra queste 26 è presente anche il tratto di Ferrovia Storica – ora in disuso – che dalla vecchia stazione di Malnate Olona (in località Folla), arriva al confine con la Svizzera da Valmorea. La linea in questione è quella che attraversa il Parco della Valle del Lanza e passa parallelamente alla via naturalistica delle cave di molera di Malnate, interessata in questi mesi anche dalla stesura della striscia d’asfalto della Ti Ciclo Via, la pista ciclabile che porterà al Gaggiolo.
Nello specifico della ferrovia turistica – si legge nella nota del ministero – si tratta di linee gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) o da ferrovie regionali, nel caso Varesotto da Regione Lombardia e Ferrovienord, che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, che potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano Complementare.
Si tratta di un decreto molto atteso e la lista delle ferrovie potrà essere integrata con ulteriori linee su proposta delle regioni interessate.
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