Le telecamere di Striscia si riaccendono sull’ex Camping di Azzate
Un secondo capitolo con poche dichiarazioni ed elementi ulteriori: il conduttore Max Laudadio ha intervistato il sindaco Gianmario Bernasconi, il commercialista della società che ha svolto i lavori e il curatore fallimentare
Per la seconda puntata di fila le telecamere di Striscia la notizia si sono accese sull’ex Camping Sette Laghi di Azzate riprendendo il filo del servizio già andato in onda lunedì sulle condizione drammatiche in cui versa l’intero sito, ricoperto dei resti abbandonati delle vecchie casette sequestrate.
Un secondo capitolo con poche dichiarazioni ed elementi ulteriori: il conduttore Max Laudadio ha intervistato il sindaco Gianmario Bernasconi (un’intervista della quale sono andate in onda appena poche battute) e il commercialista della società che era incaricata dello smaltimento insieme al curatore fallimentare dell’intera area.
Spettava infatti al curatore fallimentare individuare e dare un incarico ad un’azienda perché ripulisse l’area prima di consegnarla alla nuova proprietà. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto e a dimostrarlo è lo stato in cui si trova oggi l’ex campeggio Sette Laghi. Secondo Max Laudadio, inviato di Striscia ed autore dei due servizi, la società incaricata dal curatore fallimentare di eseguire l’intervento “non aveva né le competenze né i requisiti per farlo”.
“Inseguito” con microfono e telecamera il curatore fallimentare ha negato che sul sito dell’ex camping vi sia un rischio ambientale e ha dichiarato di non voler lasciare dichiarazioni: “Per quanto riguarda la posizione del curatore parlano gli atti ufficiali”.
Intanto, dopo l’attenzione della stampa e della televisione, le opposizioni chiedono al sindaco la convocazione di un Consiglio comunale sulla drammatica situazione emersa dopo l’assegnazione dell’area in riva al lago all’asta.
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