Dal 1 luglio 2022 i primi matrimoni gay in Svizzera
Il governo svizzero ha adeguato tre ordinanze per attuare la modifica del Codice civile a seguito della votazione popolare del 26 settembre scorso
Dal 1 luglio 2022 in Svizzera potranno essere celebrati i matrimoni di coppie omosessuali.
Il governo svizzero ha adeguato oggi tre ordinanze per attuare la modifica del Codice civile come deciso nella votazione popolare del 26 settembre scorso che aveva visto oltre il 60 per cento degli elettori votare a favore del “Matrimonio per tutti”. Un passaggio formale necessario per permettere, a partire dal 1° luglio 2022, agli uffici dello stato civile elvetico di celebrare matrimoni di coppie omossessuali e di convertire le unioni domestiche registrate in matrimoni.
Con il “Matrimonio per tutti”, a partire dal 1° luglio 2022 non sarà dunque più possibile registrare unioni domestiche in Svizzera. Le coppie che già vivono in unione domestica registrata secondo il diritto vigente potranno chiedere, inoltrando una domanda congiunta, di far convertire la loro unione domestica registrata in matrimonio. Le coppie che lo desiderano potranno inoltre far convertire la loro unione nel quadro di una cerimonia presso l’ufficio dello stato civile.
Le nuove norme comportano anche alcune modifiche nella legge federale sulla procreazione con assistenza medica. La revisione permette alle coppie di donne coniugate di accedere alla donazione di spermatozoi e garantisce il diritto del bambino di conoscere l’identità del donatore, che è iscritto nel pertinente registro. Nel contempo, la moglie della madre diventa automaticamente la (seconda) madre del bambino, se questi è stato concepito tramite donazione di spermatozoi secondo la legge.
(foto Pixabay)
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Benissimo… e da noi?! Niente all’orizzonte, tutto viene censurato, non se ne parla e quindi non esiste, tocca sempre agli altri mostrarci come sia possibile, e “facile”, approvare una legge di civiltà!!!
Da noi non è possibile introdurre una riforma con referendum, come hanno fatto gli svizzeri, per cui non è così “facile”.
Da noi non si possono introdurre norme legislative con referendum, come invece hanno fatto gli svizzeri.